Pane ammuffito, prodotti scaduti, persino carne avariata, e molto altro. E' quanto hanno scoperto, all'interno delle mense scolastiche controllate, gli uomini del Nucleo Anti Sofisticazioni dei Carabinieri, dal cui resoconto emerge un quadro preoccupante, sopratutto nelle regioni del centro e del sud della penisola. Su un totale di 2.678 strutture passate al setaccio dagli uomini dell'Arma, in 670 sono state riscontrate irregolarità, che in 37 casi erano talmente gravi da rendere necessaria la chiusura della struttura. I controlli sono stati effettuati in mense che preparano i pasti per alunni di scuole materne, elementari e medie.

In sei mesi di controlli, i Nas hanno sequestrato oltre 4mila kg di alimenti avariati.

Il monitoraggio dei NAS

I controlli sono stati effettuati nel periodo tra novembre e dicembre dello scorso anno, e tra febbraio e maggio scorso, ma gli esiti del monitoraggio sono stati resi noti solo in questi giorni dal Ministro Lorenzin, che promette ulteriori verifiche, e dal Generale dei Nas, Claudio Vincelli, che ha reso noto di aver avviato i controlli a seguito di segnalazioni effettuate da alcuni genitori, che si lamentavano per la qualità dei cibi serviti agli studenti. Il Capo dei Nas ha inoltre assicurato che il settore della refezione scolastica è costantemente monitorato dalle istituzioni.

Le indicazioni dei Carabinieri ai genitori

I carabinieri hanno rivolto un appello ai genitori, affinché ascoltino attentamente i racconti dei bambini, quando parlano della mensa scolastica, poiché nel caso che si verifichino diverse lamentele nella stessa struttura, potrebbe essere opportuna un'ispezione. Alla luce dei risultati conseguiti, Ministero e Nas hanno annunciato che i controlli, effettuati "a sorpresa", senza alcun preavviso, riprenderanno appena avrà inizio il nuovo anno scolastico.

Alla mensa si può mangiare cibo portato da casa

Alla mensa scolastica i bambini possono mangiare cibo portato da casa.E' quanto hanno stabilito i giudici della Corte d'Appello del Tribunale di Torino, che ha disposto che Comune e Ministero dell'Istruzione si attivino per rendere possibile consumare cibo portato da casa, per chi non desidera avvalersi del servizio di refezione scolastica.