Da diversi anni il tema dei gatti è diventato uno dei più importanti nel web.Online si trovano numerosissime immagini e video su gatti teneri e divertenti, e su Facebook e altri social network sono particolarmente diffusi i selfie con i propri amici felini.

Il fenomeno è fortemente diffuso nell'Occidente e sempre di più anche nel mondo intero, ma non a tutti sembra piacere.Difatti in Arabia Saudita è stata emanata una fatwa contro le foto in compagnia di gatti ed altri animali, fatwa che è stata ribattezzata dai media come "catwa".

Scattare foto? Proibito

La "fatwa" lanciata dallo sceicco Al-Fazwan riguarda i selfie fatti con i propri animali domestici così come qualunque altro selfie, a meno che non ci siano delle precise necessità.Secondo quanto riportato da un articolo del quotidiano "la Stampa", nel corso di una trasmissione televisiva lo sceicco ha così risposto a una domanda postagli sulla sempre più forte diffusione dei selfie :"Scattare foto è proibito, se non per assoluta necessità", e inoltre "Sono vietate in compagnia di gatti,cani,lupi o qualsiasi altra cosa".

Al-Fazwan,insieme ad altre 20 personalità del mondo saudita, è un membro del consiglio che ha il compito di interpretare la legge religiosa che vige nel paese.

L'interpretazione estrema dell'Islam che vige in Arabia

L'Arabia Saudita si basa su un'interpretazione alquanto radicale e estrema dell'Islam sunnita, più specificamente la corrente del cosiddetto "wahabismo".Nel paese del Golfo la Shariah viene interpretata in modo estremamente rigoroso e dogmatico ed il paese è conosciuto per le forti limitazioni dei diritti umani e civili che regnano in esso.

Inoltre, l'Arabia è stata più volte accusata di sostegno verso l'islamismo radicale, compresa l'avanzata dei miliziani dell'autoproclamato Stato Islamico,Stato Islamico che si rifà anch'esso ad alcuni precetti del wahabismo saudita.

Vere o meno le accuse di sostegno al terrorismo e all'estremismo religioso internazionale, c'è da dire che comunque l'interpretazione estrema dell'Islam fatta in Arabia ha fatto "scuola" proprio nel mondo dell'islamismo politico più radicale.