Si aggiorna ora dopo ora il bilancio delle vittime del forte Terremoto che nella notte di questo 24 agosto ha colpito Lazio, Umbria e Marche.Al momento in cui stiamoscrivendo(ore 16,40) il bilancio parla di oltre70 morti e di centinaia di feriti, un numero provvisorio che purtroppo pare destinato a salire.

Moltissime le iniziative di solidarietà che si stanno moltiplicando in tutta Italia nelle ultime ore. E anche alcuni gesti importanti sul piano pratico ma anche su quello simbolico, utili a smontare tanta demagogia razzista che qualcuno ad arte aveva montato proprio nelle ultime ore sui social network.

20rifugiatiin aiuto ai terremotati nelle Marche

La notizia è stata riportata poco fa da parte di Rai News e da Televideo.Venti richiedenti asilo, quasi tutti di origini nordafricana, ospiti di una struttura gestita dal GUS (Gruppo Umana Solidarietà) di Monteprandone, in provincia di Ascoli Piceno, nella tarda mattinata di oggi sono partiti volontari alla volta di Amandola, uno dei centri marchigiani colpiti dal terremoto, in supporto alla Protezione Civile comunale, per prestare soccorso alla popolazione locale.

Amandola è un piccolo centro di 3.600 abitanti in provincia di Fermo, colpito dal forte sisma di stanotte che ha causato diversi crolli nella località ed ha indotto anche ad evacuare l'ospedale locale.

Amandola dista circa 60 km da Monteprandone, ovvero il luogo nel quale i profughi sono ospitati.

"Sono stati i richiedenti asiloa chiedere di poter dare una mano in questo momento tragico per la regione Marche che li ospita", queste le parole di Paolo Bernabucci, uno dei responsabili del GUS riportate da Rai News.

Solidarietà anche dai rifugiatidella Calabria

Un altro bel gesto dello stesso tipo arriva dalla Calabria, dovegli ospiti delle strutture SPRAR di Gioiosa Ionica hanno deciso di devolvere il loro pocket money ai migranti ospitati fino a oggi ad Amatrice, cittadina lazialepressoché distrutta da sisma e nella qualesono crollate tutte le cinque strutture di accoglienza presenti sul territorio comunale. L'iniziativa ha ricevuto il plauso dell'ANCI (Associazione nazionale comuni italiani) che auspica un moltiplicarsi di iniziative del genere.