Piera Maggio, la madre coraggio che per ben tredici anni non si è arresa alla scomparsa della figlia Denise Pipitone, ha ricevuto nella cassetta postale un oggetto riconducibile alla piccola: la sua tessera sanitaria rinnovata. Piera ha dato sfogo a tutta la sua tristezza sui social, scrivendo un messaggio con il quale ha sottolineato che in alcuni casi le persone mai ritrovate sono considerate scomparse per lo Stato (ne è testimonianza la tessera sanitaria) in altri casi, no. Il processo per la scomparsa della piccola Denise non è ancora concluso; il 19 aprile, infatti, si celebrerà un'altra udienza nell'ambito del procedimento a carico della sorellastra della piccola, Jessica Pulizzi che ha riportato però un'assoluzione.

Finchè non c'è giustizia, non c'è pace

Piera Maggio non ha mai fatto mistero di essere addolorata come il primo giorno per la scomparsa della sua bambina, alla quale non ha mai voluto rassegnarsi, nemmeno dopo il trascorrere inesorabile degli anni.La Maggio, infatti, ha sempre lottato, certa del fatto che la piccola sia ancora in vita. Tuttavia, la donna ha ammesso che il sorriso le è stato tolto per sempre e che finchè non avrà giustizia, non troverà pace. Il dolore è stato risvegliato per aver trovato nella cassetta postale la tessera sanitaria di sua figlia, rinnovata. Risulta naturale, per Piera, pensare ai colpevoli che sono liberi di vivere la loro vita, indisturbati, mentre la sua, senza Denise, non può essere chiamata vita.

Tante segnalazioni in questi anni

Privare una madre della propria figlia, in un modo così brutale e senza senso, è una delle atrocità più gravi che si possano compiere. Diverse sono state le segnalazioni in questi tredici anni, ma nessuna di esse, purtroppo, ha contribuito a far luce sulla vicenda. Per Piera Maggio, però, la speranza è l'ultima a morire e arrendersi significherebbe rinunciare per sempre a sua figlia.

In fondo, non si sono avute conferme né in senso positivo né in senso negativo, il che aiuta a sperare. Magari qualcuno potrebbe ascoltare la propria coscienza e rivelare particolari essenziali per ricostruire la vicenda.