Silvio berlusconi è più in forma che mai. Recentemente l'imprenditore e politico di centrodestra è tornato a far parlare di sé nel mondo dei mass media nazionali, sopratutto nell'ambito del mondo televisivo. Nelle ultime settimane il fondatore di Forza Italia ha partecipato a diversi talk show politici e non, da 'Porta a Porta' di Bruno Vespa a 'Domenica Live' di Barbara D'Urso e recentemente è stato anche ospite del nuovo programma di Massimo Giletti, 'Non è l'Arena', programma che va in onda ogni domenica sera su La7 dal 12 novembre 2017.

Berlusconi da Giletti: 'Disprezzo professionisti della politica'

Durante il 'comizio' tenuto negli studi di La7, Berlusconi ha presentato la sua agenda politica in vista delle imminenti Elezioni politiche del 4 marzo 2018. Come riporta un articolo di Chiara Sarra pubblicato sul 'Il Giornale', il politico di centrodestra ha parlato del suo progetto di una riforma fiscale in stile 'flat tax' e della proposta di un 'reddito di dignità' per i cittadini meno abbienti. Inoltre, sempre stando a quanto riportato su 'Il Giornale', Berlusconi ha sostenuto di provare "schifo" per i professionisti della politica e di non avere nessuna passione per la stessa politica.

Gli attacchi ai 5 Stelle: 'Sono una setta pericolosa'

Durante l'intervista condotta da Giletti, il politico di Forza Italia ha confermato le sue forti critiche verso il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo. Berlusconi ha sostenuto che i grillini rappresentano una 'setta pericolosa' e che la sua recente discesa in campo, sconsigliata dai suoi stessi parenti, è dovuta alla speranza di fermare gli stessi 5 Stelle.

Inoltre, il Cav ha sostenuto che vi siano somiglianze tra l'attuale situazione politica italiana a quella del 1994 e ha paragonato l'ascesa al potere dei 5 Stelle a quella degli 'eredi dei comunisti'.

Oltre agli attacchi verso il Movimento 5 Stelle, il Cav non si è risparmiato critiche verso il Partito Democratico e la sua attuale leadership.

Più specificatamente, Berlusconi ha sostenuto di apprezzare personalmente il premier Paolo Gentiloni ma di esserne critico verso il suo operato politico e ha parzialmente elogiato l'operato dell'ex premier Matteo Renzi, dichiarando che ha avuto il merito di aver slegato il PD dalla 'tradizione comunista' ma ha anche sostenuto che non sia riuscito a dare allo stesso partito democratico un progetto e una chiara anima politica.