La questione del pagamento del canone Rai applicato nella bolletta elettrica - decisione del Governo che gli italiani hanno mal digerito – continua a preoccupare molti contribuenti e, specialmente, chi è proprietario di più abitazioni. Tra le tante agevolazioni previste dalla legge di Stabilità 2016, è stato anche stabilito che coloro che hanno più case possono decidere di darne una in comodato d’uso gratuito ad un figlio al fine di essere esentati dal pagamento di Imu e Tasi sulla seconda abitazione. È necessario che i figli comodatari non abbiano altri immobili di proprietà e fissino la residenza nell’abitazione avuta in comodato, il cui contratto deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate a norma dell’art.

1803 del codice civile. Un’altra novità introdotta è appunto quella del pagamento del canone Rai nella bolletta della luce, lasciando molti cittadini in balia delle nuove regole.

Canone Rai e case in comodato: chi paga?

I proprietari di più immobili si stanno chiedendo cosa devono fare se hanno la residenza in un’abitazione e possiedono una seconda casa concessa in comodato ad un figlio. Poiché il canone Rai è legato al mero possesso di un televisore in relazione ad una utenza elettrica e ad un solo nucleo familiare, allora il figlio comodatario, in base alla normativa ora vigente, è tenuto a versare il canone Rai se all’interno della casa è presente un apparecchio Tv. Pertanto, se il figlio risulta intestatario dell’utenza elettrica nel relativo contratto di fornitura di energia, non sarà tenuto a fare nessun tipo di adempimento, in quanto sarà il fornitore ad applicare in automatico il canone di pagamento, il quale, solo per l’anno nuovo partirà dal mese di luglio 2016 con tutti gli arretrati per un importo complessivo di 100 euro; invece dal 2017 sarà applicato con addebito in dieci rate da gennaio ad ottobre.

Il genitore comodante che ha dato l’abitazione al figlio, non sarà tenuto a pagare nulla, in quanto è tenuto il proprio figlio in virtù del contratto di fornitura di energia elettrica.

Se il figlio lascia l’immobile?

Nell’ipotesi in cui il figlio decida di trasferirsi in un’altra casa lasciando così l’abitazione avuta in comodato dal genitore, quest’ultimo non sarà comunque tenuto a pagare un doppio canone Rai dal momento che il versamento è dovuto per ogni nucleo familiare e non per numero di abitazioni possedute.

Infine, va precisato che il pagamento del canone sarà effettuato tramite la bolletta della luce se si risulta residenti nell’abitazione principale.

Come pagare meno?

L’Autorità Garante dell’Energia ha reso noto che tutti gli utenti che hanno scelto di non aderire ad una compagnia del mercato libero, possono beneficiare di uno sconto sulla bolletta della luce.

I requisiti per avere diritto al suddetto sconto sono i seguenti:

1) scegliere la modalità di addebito automatico sul conto corrente;

2) accettare l’emissione della fattura (bolletta) in formato elettronico.

Per consentire al fornitore di energia di emettere la bolletta in formato elettronico è necessario non rispondere alla lettera inviata dal gestore con cui si chiede l’adesione al nuovo sistema di fatturazione. In tal caso, la mancata risposta equivale ad accettazione e si avrà diritto a beneficiare dello sconto che sarà indicato proprio sulla bolletta.