Dopo la fusione tra Equitalia e Agenzia delle Entrate siamo arrivati alla stretta finale, domani 1 luglio 2017, entra in vigore la nuova disposizione approvata dal Governo Renzi che permette all'organo preposto di poter pignorare al contribuente le somme eventualmente dovute allo Stato, direttamente prelevandole dal conto corrente, senza dover chiedere alcuna autorizzazione al giudice. Il contribuente, una volta avvisato dell'atto esecutivo di pignoramento, ha tempo 60 giorni per chiedere la rateizzazione di quanto dovuto. Vediamo nel dettaglio come funziona il nuovo sistema e quali sono i rischi reali per i cittadini italiani, che hanno in corso cartelle esattoriali insolute.

Il D Day 1 Luglio 2017

Inizialmente si era detto che Equitalia, la società preposta al recupero crediti dello Stato, sarebbe stata chiusa, in realtà però c'è stata solo una fusione con l'Agenzia delle Entrate ma con poteri molto più ampi. Il nuovo organo di controllo infatti, potrà agire direttamente sul conto corrente e sugli stipendi dei contribuenti che risultano in debito con lo Stato. In poche parole si tratta di un vero e proprio pignoramento, che verrà eseguito senza chiedere alcuna autorizzazione all'Autorità Giudiziaria, ma verrà inviato solo un avviso al diretto interessato, il quale avrà sessanta giorni di tempo per chiedere l'eventuale rateizzazione dell'importo dovuto.

L'incertezza sul Direttore Generale

L'incarico di Direttore Generale dell'Agenzia delle Entrate, è stato conferito ad Ernesto Maria Ruffini, ma a suo carico risulterebbe un'incompatibilità in base alla legge Severino. A tal proposito la Corte dei Conti, non ha ancora registrato la nomina del dirigente in attesa che il Ministero dell'Economia e delle Finanze, possa dare i chiarimenti legati al caso entro 30 giorni a partire dal 22 giugno 2017.

Questo non è l'unico problema che il Governo dovrà affrontare: entro la fine di luglio il Consiglio di Stato si dovrà pronunciare proprio sulla fusione di Equitalia con L'Agenzia delle Entrate per il personale che sarebbe transitato nella nuova amministrazione pubblica, senza essere passato da un regolare concorso. Sono ancora tanti i nodi da sciogliere e al momento vige un'enorme confusione burocratica, che non garantisce stabilità sull'attuazione del nuovo regolamento di controllo.

Nei prossimi giorni probabilmente il Governo chiarirà i punti ancora in ombra di questa ingarbugliata situazione, ma i cittadini sono avvisati, conto corrente e stipendio sono a serio rischio pignoramento.

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