Il potenziamento geo-strategico della Grecia perseguito dai precedenti governi di Nuova Democrazia e PASOK continua con il governo SIRYZA-AN.EL. (Greci Indipendenti, partito politico greco di destra) che si è dimostrato il migliore alunno della Nato. Sin dalla sua nascita nel gennaio 2015, l'alleanza governativa tra il partito socialdemocratico SYRIZA e il partito nazionalista AN.EL si è allineata ai piani pericolosi degli obiettivi imperialisti e di un neoliberismo oramai a briglie sciolte.

Sono un esempio le tonnellate di rifiuti presenti nelle strade greche le scorse settimane, a causa dello sciopero dei netturbini (29 giugno) che lottano contro la decisione del governo di licenziare 10.000 lavoratori, nell'ambito di una privatizzazione selvaggia del settore.

Sappiamo bene quanto il capitalismo sia strettamente legato alla guerra, così come le guerre imperialiste lo sono alla NATO. Ed è proprio in questo ambito che il partito SYRIZA da il meglio di sé, contraddicendo tutte le dichiarazioni contro la NATO dei suoi esordi. Di seguito qualche esempio di dichiarazioni fatte da esponenti del partito.

  • "Negli ultimi 20 anni la NATO non ha avuto ragioni di esistere" Rena Dourou, giugno 2012.
  • "Disimpegno della Grecia dalla NATO". Annuncio stampa aprile 2012
  • "Perseguiremo il ritiro immediato della Grecia in Afghanistan e in altre missioni militari della NATO o dell'Unione Europea. Fissa e irrevocabile rimane la nostra posizione strategica sulla necessità di uscire dalla NATO. Siamo consapevoli delle difficoltà di questo obiettivo, ma noi crediamo che, gli sviluppi internazionali confermano la correttezza della nostra posizione". Programma elettorale di SYRIZA, giugno 2012
  • "Separazione dalla NATO, chiusura delle basi militari NATO, prevenzione della cooperazione militare con Israele, nessun soldato greco nei fronti di guerra al di fuori del paese". Risoluzione del programma di partito di SYRIZA, 2012
  • "Uscire dalla NATO, è una posizione irrevocabile di SYRIZA. MP Karangiannidis, gennaio 2013, intervista a Ethnos
  • "La nostra politica comprende (...) la chiusura di tutte le basi militari straniere in Grecia. Immediata abolizione delle basi di Souda e Aktio. Noi vogliamo che la Grecia non sia nella NATO, né la NATO sia in Grecia, e stiamo lottando per la dissoluzione della NATO" Alexis Tsipras maggio 2012

Tuttavia, già un anno dopo i toni si fanno più soft e iniziano le dichiarazioni che di fatto negano tutti i buoni propositi di prima:

  • "Io dico, con tutta la forza della mia voce che la Grecia è un paese che appartiene all'Occidente, all'UE e alla NATO, e questo non è in discussione!". PM Tsipras, 15 maggio 2014.
  • "Non abbiamo detto che lasceremo la NATO, ciò che abbiamo affermato è che lotteremo per sciogliere la NATO stessa". PM Vistas, 8 settembre 2014.
  • "La nostra permanenza nella NATO non deve essere data per scontata" PM Tsipras, 14 settembre 2014
  • "La Grecia resterà nella NATO, a patto che i suoi interessi non siano toccati". PM Tsipras, 14 settembre 2014 (nella stessa dichiarazione di prima)
  • "NOn è una priorità di SYRIZA che la Grecia abbandoni la NATO, anche se la NATO non ha ragioni di esistere e deve essere sostituita da nuove istituzioni". PM Tsipras, Conferenza stampa di Salonicco, 16 settembre 2014
  • "Siamo contro la NATO, ma lasciarla non è una priorità". Panos Trigazis, coordinatore per le relazioni estere di SYRIZA, 1 ottobre 2014.
  • "Le nostre buone relazioni con la NATO non saranno danneggiate". Panos Kammenos, leader di AN.EL e ministro della Difesa del governo SYRIZA-AN.EL 5 febbraio 2015
  • E dulcis in fundo: "Vogliamo un ruolo attivo da parte della NATO contro il terrorismo"! Panos Kammenos (nella stessa dichiarazione di prima)

Le decisioni prese nel recente vertice NATO (maggio 2017) a Bruxelles e a Varsavia, un anno fa, sono emblematiche rispetto ai rapporti con l'attuale governo greco e mostrano di fatto la sua posizione nei confronti dell'Alleanza.

Infatti il governo SYRIZA-AN.EL è impegnato verso una più intensa collaborazione e un profondo coinvolgimento della Grecia negli interventi e nelle guerre imperialiste in Medio Oriente e Nord Africa.

In questa direzione sono da inscriversi l'espansione delle attività delle forze NATO-USA nella base navale di Souda e l'utilizzo pianificato di altre basi militari e centri di comando, al fine di promuovere i piani euro-atlantici.

Il contesto di tutto ciò è sempre quello delle risorse strategiche sullo sfondo della concorrenza USA-UE con Russia, sul gas naturale, petrolio, condutture energetiche, controllo dei mercati e delle regioni strategicamente significative.

Solo pochi mesi dopo il suo insediamento, il governo di Alexis Tsipras ha firmato un accordo di 500 milioni di dollari con la società americana Lockeed per la manutenzione di aerei a seconda delle necessità della NATO.

Ma non solo.

Bisogna ricordare che il governo SYRIZA-AN.EL guidato dal primo ministro Tsipras ha fornito e fornisce le basi militari di Souda e Aktion, per facilitare le forze Usa-NATO nelle guerre in Siria, Libia e Iraq e mantiene le forze militari greche nelle missioni imperialiste all'estero, dall'Afghanistan alla Bosnia, alla Libia, Mali.

Con il pretesto della questione dei rifugiati, il governo ha accettato di rafforzare la presenza navale della NATO nel Mar Egeo. L'attuale governo greco, come i precedenti governi borghesi, afferma che la NATO rappresenta una forza di pace e stabilità nel Mar Egeo e nelle relazioni greco-turche. Ma ciò che accade nella realtà, è l'opposto: la NATO non solo non riconosce i confini tra i suoi stati membri ma rafforza i piani aggressivi della Turchia nell'Egeo.

A fine gennaio, l'esercito e la marina turca hanno avviato esercitazioni congiunte intorno all'isola di Imia (Kardak) che hanno suscitato l'ira di Atene. Il ministro della difesa greco, Panos Kammenos, ha lanciato una corona di fiori sull'isola per onorare i caduti del '96 e ha chiesto al suo omologo turco di far cessare gli atti di intimidazione provenienti dal suo paese, fra esercitazioni in grande stile e voli non autorizzati sul cielo della Grecia.

La Grecia inoltre partecipa attivamente alle esercitazioni militari congiunte della NATO e anche in altri esercizi bilaterali e trilaterali con gli Stati Uniti e Israele, oltre a fornire qualsiasi facilitazione (porti, aeroporti, campi militari ed altre infrastrutture).

E' un esempio la recente esercitazione NATO nei Balcani chiamata Noble Jump. In questo contesto il governo greco usa i suoi soldati come "assistenti personali" alle forze della NATO.

Come i precedenti governi greci, anche quello attuale spende il 2,4% del PIL in spese militari, e contemporaneamente, con le proprie politiche di austerità, ha aumentato la disoccupazione giovanile fino al 50%! Il governo di "sinistra" di Alexis Tsipras riduce i salari e le pensioni, ma quando si tratta di spese militari richieste dalla NATO, si mostra ubbidiente come un bravo scolaro.

Così, mentre la gente è schiacciata, sotto il peso insostenibile di misure di austerità sempre più draconiane, il governo SYRIZA, trova (senza problemi) sia i soldi che il tempo per soddisfare le richieste della NATO.

E anche se uscire dalla NATO non è più una priorità, per SYRIZA, per il popolo greco è inaccettabile che i tagli fatti sulla propria pelle non servono a risanare i debiti del paese, ma ad alimentare la folle macchina della guerra.