Il mondo della Scuola, in generale, ha accolto favorevolmente la notizia dell'approvazione alla Camera dei deputati dell'emendamento al decreto Madia della Pubblica Amministrazione che sblocca, di fatto, la vicenda dei 'Quota 96', i 4000 insegnanti fortemente penalizzati dalle ingiustizie della Riforma Fornero. Se da una parte, il ministro Stefania Giannini ha dichiarato che si tratta di 'un'ottima notizia', occorrerà vedere ora che cosa succederà dal punto di vista delle immissioni in ruolo.
Sì, perchè la notizia della 'fine dell'incubo' di questi insegnanti è stata accolta in maniera favorevole anche dai precari che, a questo punto, sperano sempre di più in una cattedra. Sarà così?


Miur, scuola, quota 96 e nuove assunzioni per l'anno scolastico 2014/2015: sarà davvero così?

Naturalmente, è già partito il pressing da parte dei sindacati nei confronti del Miur, affinchè si provveda all'immediata immissione in ruolo, con effetti a partire già dal prossimo anno scolastico 2014/2015 di 4mila vincitori e idonei non vincitori del maxi concorso del 2012, nonchè dei precari delle GaE, secondo le normative vigenti.
L'Anief, attraverso il suo presidente Marcello Pacifico, ha già dichiarato che si tratta di un obbligo quello di procedere alle nuove immissioni in ruolo e chissà se il messaggio verrà recepito dal ministro Giannini: il numero uno del Miur ha già dichiarato che 'lo sblocco di questi pensionamenti apre a nuove possibili (badate bene si parla di 'possibili') assunzioni per quegli altrettanti precari che stanno attendendo da tempo una soluzione per la loro stabilizzazione', ma sappiamo che, tra il dire e il fare, specialmente nel settore scolastico, c'è di mezzo il mare.
Intanto, bisognerà vedere cosa risponderà il Ministero dell'Economia e delle Finanze alla richiesta delle 32.500 immissioni in ruolo per il prossimo anno scolastico che verrà avanzata dal Miur: pur trattandosi di numeri alti (rapportandoli con quelli dell'anno scorso), non basterebbero, comunque, a coprire il fabbisogno dell'organico.

Non ci resta che attendere la risposta del Mef perchè, nonostante le dichiarazioni 'trionfalistiche' degli ultimi giorni (per la verità, un pò fuori luogo), le 'sorprese' sono sempre dietro l'angolo.