Non si placano le polemiche intorno al nulla di fatto in Legge di Stabilità sul fronte previdenziale. L'opinione pubblica spera ancora che il Governo Renzi si decida ad approvare al più presto misure a favore della flessibilità in uscita e dunque della pensione anticipata. Le ultime dichiarazioni del Commissario dell'Inps Tiziano Treu potrebbero effettivamente alimentare queste speranze, i lavoratori confidano davvero che tra i prossimi obiettivi del Governo vi sia quello di migliorare la Riforma Fornero per limare le forti penalizzazioni a cui sono andati incontro tutti i lavoratori disagiati (Quota96, esodati, preococi e lavoratori usuranti).

Treu, prossimo alla carica di Presidente dell'Inps, ha parlato in occasione di un convegno dell'Inail della necessità di riformulare l'impianto della Riforma Fornero, che ricordiamo è a rischio eliminazione dopo il sì della Corte di Cassazione al referendum abrogativo proposto da Matteo Salvini della Lega Nord. Se giungesse anche il sì della Corte Costituzionale e il Referendum andasse a buon fine, lo Stato potrebbe dire addio a 80 mld di euro già messi a bilancio fino al 2021 dalla famigerata Legge Fornero. Forse, a conti fatti, sarebbe opportuno per il Governo cercare di agire al fine di conservare la Legge, ma risolvere il dramma previdenziale di tutti quei lavoratori che attendono da tempo risposte concrete dal premier Renzi.

Treu, dopo la pioggia di polemiche piovutagli addosso determinate dal fatto che lo stipendio del nuovo incarico si sarebbe sommato al vitalizio da parlamentare e la pensione da professore che già percepisce, ha subito fatto presente che rinuncerà al compenso. Proprio per frenare la tensione il Commissario dell'Inps ha detto pubblicamente, in sede di convegno, che darà un segnale al Paese rinunciando, non appena riceverà la carica, al suo compenso in quanto ha detto, parafrasiamo le sue parole, sono già abbastanza ricco da potervi rinunciare.

Pensione anticipata dal 2015? Arrivano le promesse di Treu

Tornando alla questione pensione anticipata e flessibilità ha fatto presente che al vaglio del Parlamento vi sono diverse ipotesi di uscita anticipata, ancora non è ben chiaro chi dovrà pagare tra Stato e lavoratore per uscire anzitempo dal mercato del lavoro.

Treu ha dichiarato che al momento si stanno valutando anche differenti soluzioni "per far pagare un po' l'uno e un po' l'altro", anche insieme al Ministro Poletti, ma ribadisce che solo il Parlamento potrà decidere. Si potrebbe dunque considerare fattibile la Mini pensione e/o la Quota 100? Di misure specifiche non si è parlato, ma quel che pare certo è come sia divenuta necessaria qualche forma di flessibilità in uscita. Lo stesso Commissario Inps ha precisato che si deciderà dopo la Legge di Stabilità, ma che dovrebbe essere uno dei punti cardine per il prossimo anno.

Buone nuove dunque per pensione anticipata e flessibilità in uscita? Dalle parole di Treu sembrerebbe essere arrivato il tempo per il Governo di pronunciarsi in merito alla questione previdenziale, le novità giungeranno dunque già nei primi mesi del 2015?