Proseguono i dibattiti di opinione pubblica e politica intorno alle questioni pensione anticipata e prepensionamento. Ci si interroga su Quota 100 e Mini pensione: le misure sono ancora possibili?

Il tema previdenziale è tutt'altro che risolto, i nodi critici del comparto Pensioni non sono stati minimamente oggetto di analisi da parte del Governo Renzi in sede di Legge di Stabilità, e le polemiche non si placano. Da un lato vi sono i lavoratori esausti che vorrebbero poter accedere alla pensione usufruendo di misure a favore della flessibilità in uscita, come la Quota 100 proposta da Damiano e la Mini pensione proposta da Treu; dall'altra vi sono gli esponenti politici che incalzano il governo affinché vi sia un riassetto del sistema previdenziale italiano.

Pensione anticipata: Quota 100, misura sostenibile?

Le problematiche più evidenti in sede di approvazione delle misure da parte del Governo potrebbero essere sempre ancorate alla questione fondi, scarsi per il comparto pensioni, per questa ragione sembra improbabile la prima proposta di Cesare Damiano a favore del quota 62. La misura di pensione anticipata prevedrebbe la possibilità di uscita dal mercato del lavoro a partire dai 62 anni, a fronte di 35 di contributi, con un sistema di premi e penalizzazioni, ma servirebbero ben 40 mld per poterla attuare.

La seconda proposta, la quota 100 sembrerebbe invece una misura più sostenibile: si tratterebbe infatti di concedere la pensione anticipata a tutti quei lavoratori che sommando età anagrafica e contributiva riescano a giungere quota 100.

La proposta, se venisse accettata dal Governo Renzi, potrebbe essere la giusta soluzione per aiutare tutti i lavoratori rimasti fortemente danneggiati dalla Legge Fornero.

Prepensionamento: Mini pensione la soluzione per precoci ed usuranti?

Un'altra soluzione che potrebbe ancora essere approvata è la Mini pensione, proposta da Tiziano Treu, commissario dell'Inps, che prevede la possibilità per i lavoratori prossimi al prepensionamento di poter accedere anzitempo alla pensione contraendo un Prestito con l'Inps.

La misura non prevedrebbe un grosso dispendio per lo Stato, il lavoratore, raggiunti i requisiti richiesti dalla Riforma Fornero, inizierebbe poi a rendere il prestito, senza interessi, attraverso una piccola quota mensile. Somma che sarebbe detratta dall'assegno pensionistico finale.

Potranno essere dunque queste le due soluzioni per il 2015?

La pensione anticipata ed il prepensionamento riusciranno finalmente a dare pace al dramma previdenziale di molti lavoratori disagiati? Attendiamo fiduciosi le prossime mosse del Governo Renzi e vi terremo certamente informati.