Slittano le prove Invalsi della primaria a seguito dello sciopero della scuola proclamato per il 5 maggio del 2015. Questo è quanto si legge proprio sul sito Internet dell'Invalsi dove si precisa che le prove della Scuola primaria, precedentemente fissate per i giorni 5 e 6 maggio del 2015, slittano di un giorno, il che significha che si terranno il 6 ed il 7 maggio del 2015. La nota relativa allo slittamento delle prove è stata già inviata a tutte le scuole in virtù del fatto che, altrimenti, le prove a causa di un campione statistico non adeguato non sarebbero state attendibili proprio a causa dello sciopero.

Per quel che riguarda le prove Invalsi, tra l'altro, la Cisl Scuola ricorda come queste non siano incluse tra i servizi minimi, ovverosia tra le prestazioni che possano ritenersi indispensabili anche in caso di sciopero. Quindi, anche se le prove sono state ufficialmente spostate di un giorno, in materia di prove Invalsi nessun docente che aderisce allo sciopero può essere in alcun modo precettato. Ricordiamo che lo sciopero della scuola del 5 maggio del 2015 avrà una durata di 24 ore, quindi il personale docente ed educativo, e quello ATA, si asterrà dal lavoro per l'intera giornata nell'ambito di uno sciopero che, in via unitaria, è stato proclamato proprio da Cisl Scuola insieme allo Snals, Uil Scuola, Flc Cgil e Gilda.

Le sigle sindacali hanno già comunicato lo scorso 20 aprile lo sciopero della scuola del 5 maggio del 2015 non solo alla Commissione di Garanzia per l'attuazione della Legge sullo Sciopero nei Servizi Pubblici Essenziali, ma anche al Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.

Lo sciopero, contro il Disegno di Legge sulla 'Buona Scuola' del Governo Renzi, è stato prececeduto dal 9 al 18 aprile del 2015 dalla sospensione nella scuola delle attività non obbligatorie. Inoltre, per cambiare le proposte della scuola formulate dal Governo, il 18 aprile scorso a Roma, in piazza SS. Apostoli, c'è stata una manifestazione rientrante nel pacchetto di agitazioni e di proteste programmato dai Sindacati che temono, con la 'Buona Scuola', un futuro ancora difficile per i docenti precari ed anche il rischio di un ulteriore decadimento della qualità dell'insegnamento a tutto svantaggio della pubblica istruzione.

In accordo con quanto riportato dal sito della Cgil, sono ben 31 le Associazioni che, in via unitaria, hanno aderito nei giorni scorsi ad un appello al Governo affinché vengano apportate modifiche al Disegno di Legge sulla Scuola.