Proseguono ininterrotti i dibattiti sulla riforma Pensioni e su quella che potrebbe essere la misura migliore da adottare per garantire una maggiore flessibilità in uscita per uomini e donne prossimi alla pensione. Al vaglio del Governo tanti provvedimenti di pensione anticipata come Quota 100 , pensione a 62 anni e Quota 41, ma quale riuscirà davvero a vedere la luce nei prossimi mesi? Le ultime novità riguardano la proposta di Boeri di istituire un assegno universale per gli over 55 in difficoltà che vede favorevole Confindustria.

Pensione uomini e donne, novità sulle uscite anticipate: Confindustria appoggia assegno universale e quota 100

Come anticipato le ultime novità in tema di pensione anticipata per uomini e donne riguardano l'appoggio di Confindustria alla proposta di Tito Boeri, Panucci, il direttore generale, precisa che il reddito minimo garantito potrebbe essere una misura valida se vi saranno regole e controlli incisivi. Già in un recente passato attraverso Marco Gay, presidente dei giovani imprenditori, Confindustria aveva fatto sentire la propria voce sulla questione riforma pensioni, puntualizzando l'importanza di istituire una legge pensionistica atta a modificare la rigidità dell'attuale Legge Fornero e in grado di intervenire sul ricambio generazionale.

Confindustria aveva sponsorizzato la staffetta generazionale ed il part time, che sarebbero state, a suo dire, in grado di mixare le esigenze dei più anziani con quelle dei più giovani

Riforma pensioni Governo Renzi, ultime novità: le ultime dichiarazioni, Fornero contraria all'uscita flessibile

Dello stesso parere il presidente di Confindustria che ha sempre ribadito l'importanza di una maggiore flessibilità in uscita per svecchiare il mercato del lavoro, Giorgio Squinzi si è detto favorevole anche alla proposta di pensione anticipata con Quota 100 di Damiano o al prestito pensionistico.

Tutte queste misure potrebbero, fa intendere Squinzi, sostenere le politiche occupazionali senza incidere eccessivamente sui conti pubblici e dunque senza scatenare eccessive 'ire' dell'Ue. Anzi alcune misure come il Prestito Inps o l'opzione contributivo donna potrebbero anche garantire nel lungo periodo risparmi oggettivi per lo Stato.

Il Governo Renzi riuscirà quanto prima a prendere una posizione sul versante flessibilità o sarà influenzato dall'ultimo intervento di Elsa Fornero, autrice della famigerata riforma nel 2011? L'ex ministro del Lavoro, intervenuta durante un convegno, ha detto che il sistema previdenziale attuale è solido proprio grazie alla 'sua' legge che produce forti risparmi finanziari e che i progetti di riforma potrebbero anche essere condivisibili, ma solo a fronte di cospicue coperture finanziarie. In sostanza tra le righe la Fornero si è detta contraria alla flessibilità in uscita perché al momento per lo Stato risulterebbe troppo onerosa, voi cosa ne pensate?