La riforma della Scuola continua l'avanzamento del proprio iter parlamentare, nonostante le continue proteste e la forte opposizione: la Camera ha approvato l'articolo 8 del disegno di legge renziano con 268 voti favorevoli, 90 contrari e 25 astenuti e successivamente ha dato il proprio sì anche ad uno degli articoli più 'scottanti' della riforma, vale a dire quello relativo ai super poteri dei presidi. Su questo punto, Stefano Fassina ha manifestato il proprio dissenso, invitando il governo ad usare buon senso e a fermarsi. 'Il danno lo stiamo facendo soprattutto ai nostri ragazzi' afferma l'ex viceministro dell'Economia e delle Finanze.

Per la cronaca, l'articolo nove è stato approvato con il voto a favore di 241 deputati, 100 si sono dimostrati contrari, mentre sono stati undici gli astenuti.

Onorevole Stefano Fassina: 'Ministro Giannini, dimettiti'

In particolare Fassina si è rivolto al ministro Giannini, chiedendo al numero uno del Miur di assumersi tutte le proprie responsabilità per quanto dichiarato nei giorni scorsi: l'invito, poi, è quello di lasciare il proprio incarico per favorire la ricostruzione di un clima positivo nei rapporti tra il mondo della scuola e le forze del governo. Le parole vengono scandite da Fassina, sottolineando come la Giannini abbia definito 'abulica' la maggioranza dei docenti e 'aggressiva' la minoranza.

L'esponente del Partito Democratico si chiede come sia possibile, dopo aver ascoltato queste dichiarazione, sperare in una riqualificazione della scuola.

Anna Ascani, PD: 'Si entrerà per concorso e non per amicizie con i presidi'

L'Onorevole Fassina, dopo aver ascoltato il membro della VII Commissione cultura Anna Ascani che ha dichiarato che i docenti verranno assunti regolarmente tramite concorso e non perchè si è amici o conoscenti del preside, ha replicato duramente dichiarando che l'articolo nove della riforma renziana sulla scuola si basa, invece, sulla logica del comando: illustrando il proprio emendamento sulla normativa che riguarda i poteri dei dirigenti scolastici, Stefano Fassina ha ribadito, ancora una volta, come sia opportuno che il ministro Stefania Giannini si dimetta al più presto.