Dopo la sentenza della Conte Costituzionale n. 70 del 2015, che ha dichiarato incostituzionale la c.d. "norma Fornero" in materia di blocco della perequazione delle Pensioni, gli organi di stampa hanno riportato innumerevoli interventi, dichiarazioni e possibili soluzioni a seguito del voto normativo che si è creato sull'argomento. Noi della redazione di Blasting News vi diamo oggi notizia che il Decreto - Legge n. 65 del 21 maggio 2015, varato dal Governo e più volte anticipato nei contenuti dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 21 maggio 2015, Serie Generale n.

116, ed è già in vigore dal medesimo giorno della pubblicazione.

Decreto - Legge su rivalutazione e rimborsi in materia di pensioni: le nuove norme in vigore

Il Decreto - Legge n. 65 del 21 maggio 2015, dal titolo "Disposizioni urgenti in materia di pensioni, ammortizzatori sociali e di garanzie TFR", è stato emanato principalmente a causa della necessità e urgenza di colmare il vuoto normativo in materia di indicizzazione delle pensioni creatosi a seguito dell'abrogazione dell'art. 24 del D.L. 06.12.2011 n. 201 - convertito in L. n. 214 del 22.12.2011 - con la famosa sentenza n. 70 della Corte Costituzionale.

Il preambolo dell'art. 1 stabilisce che le modifiche apportate al c.d. Decreto Salva Italia del 2011 sono state dettate dalla finalità di "dare attuazione ai principi enunciati nella sentenza della Corte Costituzionale n.

70 del 2015, nel rispetto del principio dell'equilibrio di bilancio e degli obiettivi di finanza pubblica, assicurando la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche in funzione della salvaguardia della solidarietà intergenerazionale".

Ciò premesso, l'art. 1 stabilisce la rivalutazione automatica delle pensioni, con riferimento al biennio 2012 - 2013, in base alle seguenti percentuali:

  • 100% per quelle pari o inferiori al triplo del trattamento minimo INPS;
  • 40% per quelle superiori al triplo del trattamento minimo INPS e pari o inferiori a 4 volte tale trattamento;
  • 20% per quelle superiori a 4 volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a 5 volte tale trattamento;
  • 10% per quelle superiori a 5 volte il trattamento minimo INPS e pari o inferiori a 6 volte tale trattamento.

Come già anticipato dallo stesso Renzi, nessuna rivalutazione automatica è stata prevista per i trattamenti pensionistici superiori, nel loro complesso, a 6 volte il trattamento minimo INPS attualmente in vigore.

Per gli anni 2014 e 2015, la rivalutazione automatica delle pensioni complessivamente superiori a 3 volte il trattamento minimo INPS e relativa al biennio 2012 - 2013 è pari al 20%; a partire dal 2016, sarà pari al 50%.

Le somme arretrate dovute per il blocco della perequazione delle pensioni saranno corrisposte dal 1 agosto 2015.

Infine, una precisazione di carattere tecnico - giuridico: il Governo ha varato un decreto legge, ovvero un provvedimento normativo provvisorio che, se non convertito in legge entro 60 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (nel nostro caso, entro il 20 luglio 2015), perde efficacia fin dall'inizio, come previsto dall'art. 77 della Costituzione. Sarà interessante, pertanto, seguire gli sviluppi e l'iter del provvedimento appena entrato in vigore.

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