In via ufficiosa sono già in corso i lavori per modificare la legge Fornero e introdurre nel sistema previdenziale nuovi criteri più flessibili per l'accesso alla pensione anticipata, in via ufficiale si aspetta però ancora la proposta organica del presidente dell'Inps Tito Boeri che dovrebbe essere presentata l'otto luglio scorso nell'ambito della relazione annuale dell'Istituto. Subito dopo, il professore della Bocconi che ha già incontrato sulla questione il presidente del Consiglio, aprirà il confronto con i sindacati di categoria dei pensionati che hanno già incontrato nelle scorse settimane il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti.

Previdenza, la Uil: la pensione anticipata non sia a carico dei pensionandi

Tutti (governo, sindacati, partiti, Inps) concordano in linea di massima sul fatto che bisogna realizzare una riforma Pensioni che vada a cancellare o, in ogni caso, a smorzare la rigidità in uscita prevista dalla legge previdenziale del 2011. Ma è chiaro che bisogna fare i conti con le possibilità economiche e finanziarie, dunque ogni intervento va programmato in una cornice di salvaguardia della finanza pubblica, altrimenti i rischio è quello che si risolva il problema delle pensioni ma si apre poi una voragine nei conti dello Stato. "Va bene un sistema flessibile, ma ulteriori penalizzazioni non sono accettabili", ha asserito il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, commentando le indiscrezioni sulla riforma delle pensioni di Boeri in attesa che venga illustrata nel dettaglio mercoledì prossimo.

Pensione anticipata, intervento di Barbagallo in attesa delle proposte di Boeri

"Se l'idea è quella di creare un sistema di flessibilità pagato dai pensionandi - ha sottolineato il dirigente sindacale - non siamo d'accordo". Il presidente dell'Istituto pensionistico si è già schierato contro i prepensionamenti a sessantadue anni con trentacinque anni di contributi e penalità decrescenti e alla soluzione Quota 100; secondo Boeri entrambe le proposte, preferite dai sindacati, non sarebbero sostenibili dal punto di vista economico.

Mentre l'economista bocconiano si è detto praticamente favorevole ad estendere l'opzione contributivo donne anche agli uomini ma modificando l'età per l'accesso alla pensione anticipata, che nella nuova versione "bisex" dovrebbe essere a 62 anni. "La nostra proposta - ha proseguito il leader della Uil - è un sistema che preveda stabilità in entrata e flessibilità in uscita, anche - ha sottolineato - con la creazione di lavori socialmente utili. Il paese è cambiato - ha aggiunto Barbagallo - e dobbiamo cambiare anche noi".