Non si fermano le ultime notizie inerenti la riforma Pensioni 2015, nonostante i lavori parlamentari siano bloccati causa ferie estive. Aspettando settembre e poi la prossima legge di stabilità che dovrebbe contenere misure per l'uscita anticipata dal mondo del lavoro e per garantire maggior flessibilità, arrivano alcune news sui lavoratori precoci direttamente da Tito Boeri, presidente dell'Inps che ha risposto a diverse mail mandate dagli stessi lavoratori. Vediamo allora quali sono state le parole di Boeri e le ultime sul caso.

Aspettando la Riforma Pensioni 2015 per lavoratori precoci: Mail inviate a Boeri

Come è ormai noto, da tempo su facebook è nato un gruppo chiamato "Lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti", e proprio alcuni dei partecipanti a questo movimento hanno deciso di scrivere a Tito Boeri (ma anche al premier Renzi e ad altri esponenti politici) per spiegare la loro situazione e soprattutto per chiedere che possa esser finalmente approvata la quota 41 per accedere alla pensione con 41 anni di contributi senza penalizzazioni e indipendentemente dall'età anagrafica. Ovviamente a Boeri è stato ribadito anche un secco no al "contributivo per tutti" che vorrebbe dire una pensione molto più bassa di quella attualmente maturata.

Ultime news sui Precoci: Boeri risponde alle mail, ma la decisione spetta a Renzi

A due lavoratori precoci del gruppo S.V. ed F.P. è arrivata una risposta molto simile nei contenuti, in cui Boeri ha spiegato che "Una scelta di questo tipo costerebbe 2 punti di pil vanificando ogni progresso fatto con la decontribuzione nel creare nuove opportunitàdi lavoro per i giovani,dato che questi due miliardi dovrebbero pagarli loro".

Boeri continua poi spiegando che lui è in prima linea per lottare contro i privilegi della "casta", ma che solo quello nn può bastare: "La lotta ai privilegi va fatta, ma, mi creda, vale molto meno di due punti di pil". Infine, il presidente dell'INPS ricorda una cosa fondamentale: "in ogni caso non spetta a me decidere". Come sappiamo infatti sarà il Governo Renzi tramite il parlamento a dover trovare una soluzione, e non certo un ente come l'INPS. Voi cosa ne pensate? Diteci la vostra nei commenti qui sotto e fate sentire la vostra voce!