Alcuni giorni fa vi avevamo parlato delle prime indiscrezionicirca i contenuti della Legge di Stabilità 2016 per la Scuola, compresa la possibilità che venissero stanziati dei soldi per modificare il divieto delle supplenze del Personale ATA a partire dal primo giorno di assenza. Ebbene, come riferisce il sito Orizzonte Scuola, nella bozza pubblicata nelle ultime ore non vi è traccia dei finanziamenti che permetterebbero questa modifica alla legge 190/14, art 1 comma 332. Stessa sorte tocca alle supplenze dei docenti, ma questo già lo avevamo anticipato.

Una speranza rivelatasi l'ennesima bolla di sapone, nonostante le scuole abbiano più volte fatto presente che manca il personale necessario al regolare funzionamento delle attività scolastiche. Anief, attraverso la voce di Marcello Pacifico, va all'attacco immediatamente sottolineando che la richiesta era di estendere la salvaguardia delle supplenze dal primo giorno di assenza a tutte le categorie.

Legge di Stabilità 2016: e la nota Miur n. 2116 del 30 settembre 2015?

La nota n. 2116 del 30 settembre 2015 del Miur inviata ai dirigenti Scolastici, prevedeva una deroga al divieto delle supplenzeper il 'profilo di collaboratore scolastico', nelle scuole in cui si verificano 'urgenze'. Ma l'assenza di finanziamenti adeguati riduce le disposizioni a carta straccia.

E se già il personale è all'osso, come fa notare Anief, il problema sarà maggiore quando le segreterie scolastiche dovranno dar seguito al piano triennale previsto dalla legge 107/2015, che richiederà ulteriore lavoro. Stesso discorso per il divieto di supplenza dei docenti, che obbliga gli alunni ad essere divisi in altre classi con il risultato di mettere a repentaglio la loro stessa sicurezza.

Aumento degli stipendi della scuola: che beffa!

Nella bozza della Legge di Stabilità 2016si prevede lo stanziamento di 300 milioni di euro a decorrere dal 2016 per il rinnovo contrattuale. Questo significa che 3.200.000 lavoratori pubblici otterranno a fine mese quasi (udite, udite!) 8,00 euro di aumento. “Il Governo ha deciso di prendersi gioco di oltre 3 milioni di dipendenti pubblici” è la conclusione di Marcello Pacifico.