La nota emessa dal Miur in data 30 settembre sulle supplenze brevi che riguardano il personale docente e il personale ATA, chiarisce e differenzia i ruoli. Mentre il personale docente può essere sostituito solo dal personale presente nella Scuola (i principali candidati sono coloro che compongono l'organico del potenziamento assunto con la se C del piano straordinario), per il Personale ATA esistono direttive diverse. Come spiega la FLC CGIL, per il personale ATA possono essere chiamati dei supplenti temporanei sin dal primo giorno, ma solo ad alcune condizioni.

Personale ATA, supplenze 2015/16: quando

La legge di stabilità ha posto il divieto di sostituire il Personale ATA (i collaboratori scolastici) nei primi sette giorni di assenza. Con la nota del 30 settembre il Miur si mostra più morbido sulla questione, forse anche per la necessità di fronteggiare le emergenze di alcune scuole che si son trovate senza bidelli. Il supplente temporaneo del Personale ATA può essere chiamato subito e sin dal primo giorno solo quando la sua assenza mette a rischio i 'diritti fondamentali della persona, come il diritto allo studio e la sicurezza'. La nota chiarisce che è il dirigente scolastico a stabilire le necessità della supplenza breve e lo fa sotto la sua piena responsabilità.

Sì alla supplenza nel caso in cui si verifichino situazioni di questo tipo:

  • urgenze che non possono trovare altra soluzione a garanzia dell'incolumità e la sicurezza degli studenti,

  • necessità di assistenza ad alunni diversamente abili,

  • perseguimento di obiettivi necessari che non possono essere procrastinati o sono improrogabili,

  • impossibilità di garantire le condizioni minime per il funzionamento corretto del servizio scolastico,

  • impossibilità di garantire il diritto allo studio, come previsto dalla Costituzione.

La nota quindi non annulla il divieto delle supplenze brevi, ma pone la responsabilità nelle mani del dirigente scolastico, che ha il compito di valutare la situazione e decidere se è il caso o meno di intervenire e chiamare il supplente. Questo basterà per garantire alle scuole il Personale ATA necessario?