Il progetto 0-6 previsto dalla riforma della Scuola non comporterà un declassamento dei docenti dell'infanzia. Ad assicurarlo è stato il Partito Democratico in occasione del confronto fra le parti sociali. A riferirlo è l'Anief, che oltre a riportare cosa è stato detto durante l'incontro, spiega le proprie perplessità. Il Pd ha rassicurato che ogni docente dell'infanzia manterrà il proprio ruolo professionale e che le competenze in capo ai Comuni ed ai privati resteranno le stesse. La scuola materna sarà sotto la gestione del Miur. Francesca Puglisi ha spiegato che la delega verrà approvata entro un anno e trasformerà "il servizio da welfare a prettamente educativo".

Questo offrirà la stessa opportunità a tutte le famiglie italiane, anche a quelle che al momento sono escluse dal servizio. Il PD assicura che il contesto resterà il medesimo, ma verrà aggiunto il segmento 0-3 all'attuale 3-6. Che dire dei finanziamenti per la realizzazione del progetto? È stato comunicato che il finanziamento del progetto 0-6 spetterà per metà allo Stato e per l'altra metà a Regioni, Comuni e famiglie (in base al reddito Isee). È stata anche confermata la volontà di elevare i titoli di studio per l'accesso al ruolo di educatore nei nidi.

Progetto 0-6 scuola dell'infanzia: le perplessità

Se da un lato il PD rassicura i docenti della scuola dell'infanziasulla validità del progetto 0-6 (e come non potrebbe essere altrimenti?), i sindacati esprimono le loro perplessità.

Anief fa notare aspetti dubbi, a partire dai finanziamenti da parte dei Comuni e delle Regioni perennemente con i conti in rosso. Questo non potrebbe portare ad un avvio del progetto solo in alcune regioni? Il sindacato ha presentato alcune proposte al tavolo:

  • l’introduzione della sezione primavera per i bambini 24-36 mesi, che elimini la lista d'attesa per i nidi;

  • anticipare l’obbligo scolastico a cinque anni, con l’introduzione di classi 'ponte' affidate a insegnanti di infanzia e primaria.

Tali richieste permetterebbero la creazioni di altri posti, garantendo un servizio migliore e una riduzione del precariato in questo ciclo di scuola, dimenticato dalle assunzioni di quest'anno.

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