I docenti sono in attesa di conoscere i dettagli sulla prossima mobilità 2016/17 e si sperava che dall'incontro fra i sindacati e il Miur tenutosi ieri 11 gennaio 2016 potessero giungere delle novità importanti, ma così non è stato. Alcuni sindacati, come la Gilda e la UIL, hanno emesso un comunicato in cui riportano il resoconto e quello che intendono ottenere. Il prossimo appuntamento sarà oggi 12 gennaio, nella speranza che sia più profittevole di quello di ieri.
UIL, Miur e mobilità 2016/17
Turi della UIL, nel suo comunicato sulla mobilità 2016/17 di ieri sera, ha chiaramente scritto che "la precondizione per la firma è che sia abbandonato il sistema degli ambiti".
La UIL sostiene che al momento, nonostante la proposta del Miur sia stata un passoin avanti, le condizioni contrattuali non permettono un trattamento equo fra lavoratori. Ad essere attaccata è soprattutto la terza fase, quella interprovinciale. Per il sindacato, anche la terza fase della mobilità, tra province diverse, deve riguardare tutto il personale e deve dare la titolarità su Scuola e non su ambiti.
La Gilda-Unams eil suo resoconto
Anche la Gilda-Unams ribadisce il suo no agli ambiti territoriali all'interno del processo di mobilità 2016/17 e alla chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi. In questo caso, viene detto no anche alla proposta Miur di inserire nella sequenza contrattuale i criteri per assegnare i docenti alle scuole attraverso gli ambiti.
Chiarendo le proprie motivazioni, il sindacato spiega che la sequenza contrattuale andrebbe elaborata entro 30/60 giorni dalla firma del contratto ma che le esperienza passate dimostrano che spesso questo è stato un tentativo di prender tempo, per poi lasciare tutto com'era prima. In altre parole, non ci si fida delle parole dell'Amministrazione.
Per questo motivo la Gilda vuole che i criteri su come assegnare i docenti alle scuole vengano stabiliti da subito e non rimandati ad una sequenza contrattuale da definire in un secondo momento. Resta aggiornato sulla scuola cliccando il tasto Segui.