Proseguono le proteste nella penisola ellenica contro la riforma delle Pensioni, che presenterà ai cittadini greci un nuovo mix di misure restrittive, ritenute necessarie dal Governo e dagli organismi internazionali per stabilizzare l'economia del Paese.A riportare la nuova ondata di proteste è il sito "To Vima", citato dall'agenzia stampa italiana AdnKronos: gli scontri sarebbero avvenuti nella città di Atene tra le forze di sicurezza e gli agricoltori, che ritengono impraticabili le nuove misure decise sul campo previdenziale. Secondo i sindacati il livello impositivo complessivo post Manovra arriverà a toccare il limite dell'80% del reddito imponibile.D'altra parte, ad essere penalizzati non sono solo i pensionati, soggetti aulteriori riduzioni dell'importo del welfare previdenziale.

Anche i lavoratori vedranno aumentare l'imposizione contributiva, un'ennesima misura d'austerità che è stata presa di mira proprio dagli agricoltori in protesta nella capitale greca. Tutto ciò mentrela situazione economica del Paese sembra tornare a peggiorare per l'ennesima volta.

Riforma previdenziale e austerità: la Grecia torna in recessione

Nel frattempo arrivano i dati sul quarto trimestre del Pil ellenico, andando a confermare il nuovo momento di difficoltà che il Paese si trova ad affrontare. Secondo i dati macroeconomici, la Grecia ha visto rivivere lo spettrodella recessione cumulando due trimestri consecutivi di decrescita. Un dato che si è subito ripercosso sullo spread del Paese, tornato a crescere al di sopradei 1000 punti.

Il braccio di ferro tra gli investitori internazionali e il Governo greco si è ripresento, mentre dal Fondo Monetario Internazionale spiegano che i rischi di una Grexit potrebberodivenire nuovamente concreti se non si troverà il modo di mettere un freno al debito pubblico. Al centro dello scontro resta il Premier Alexis Tsipras, chiamato a inventarsiuna mediazione tra le richiestedi controllo dei conti da parte dei creditori internazionali e le rimostranze della popolazione, ormai stremata da provvedimenti di austerità su lavoro e pensioni che sembrano non aver mai fine.

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