Stanno trovando conferme in questi giorni le indiscrezioni secondo le quali arriveranno alla stabilizzazione nella Scuola decine di migliaia di docenti e di impiegati tecnici, amministrativi ed ausiliari (Ata) a partire dall'anno scolastico 2017/2018. Si tratterà, secondo quanto riportato nell'edizione odierna de Il Sole 24 Ore, di un piano straordinario di immissioni in ruolo che andrà a svuotare soprattutto le graduatorie ad esaurimento. Nelle intenzioni del ministero dell'Istruzione, le assunzioni del prossimo anno potrebbero far parte di un quadro ben più ampio che abbraccerà l'intero triennio 2017/2019, con la stabilizzazione di un totale di 80 mila docenti precari.

Assunzioni scuola 2017/18: servirà il concorso?

Le assunzioni del prossimo anno deriveranno dalla stabilizzazione di 25 miladocenti che fanno parte del cosiddetto organico di fatto in contingente di diritto. In altre parole, le cattedre disponibili e vacanti non saranno più coperte dai supplenti, rientranti nell'organico di fatto, ma verranno assegnate a insegnanti assunti a tempo indeterminato, con conseguente diminuzione del numero dei precari della scuola. In più, l'immissione potrebbe richiedere ulteriori procedure di concorso nella scuola con criteri di bando ben diversi da quelli di quest'anno: l'ipotesi è quella di emanare concorsi in ambito provinciale in modo da coprire l'effettiva necessità di cattedre sul territorio.

Sarà necessario, infine, superare le resistenze del ministero delle Finanze che considerauna spesa ben più elevata rispetto alle simulazioni fatte a Viale di Trastevere: i duecento milioni preventivati, infatti, sarebbero ben poca cosa rispetto ai 700/800 milioni di euro calcolati dal Mef. In ogni modo, l'assunzione dei 25 mila nuovi docenti dovrà essere inserita nella legge di Bilancio: spetterà, pertanto, a Renzi l'ultima parola entro la fine del 2016.

Assunzioni Ata scuola 2017/18: 10 mila posti totali?

Discorso analogo può essere fatto a proposito delle nuove assunzioni del personale Ata: le anticipazioni parlano della stabilizzazione di cinquemila nuovi bidelli e non, che andrebbero ad aggiungersi al medesimo numero già preventivato per il 2017 per la copertura del turn over. In totale, dunque, potrebbero essere 10 mila i posti tecnico-amministrativi a disposizione.