Il Consiglio dei Ministri, tenutosi ieri sabato 14 gennaio, ha approvato, in prima battuta, le deleghe della legge 107 e i contenuti dei decreti attuativi hanno, naturalmente, generato un'ondata di polemiche sui social, da parte del personale scolastico: in particolar modo sono stati i docenti a scagliarsi contro la nuova riforma della formazione iniziale e del reclutamento che confermano le direttive del precedente governo Renzi e della sua Buona Scuola: insomma, le novità non piacciono affatto.

Ultime news scuola, 15 gennaio: ministro Fedeli 'Ascolteremo tutti i soggetti, è solo punto di partenza'

Il ministro dell'Istruzione, Valeria Fedeli, si è affrettata a precisare che l'approvazione dei testi, da parte del Consiglio dei Ministri, rappresenta solamente il punto di partenza di un percorso che vedrà il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati: la promessa è quella di ascoltare le richieste che verranno formulate da dirigenti scolastici, docenti, personale scolastico, sindacati, famiglie e studenti.

Nel corso di un'intervista rilasciata a Rai News, il ministro Fedeli ha sottolineato come sia 'stato importante, a due giorni dalla scadenza, avere queste deleghe. L'obiettivo sarà quello di costruire un clima di condivisione'.

Deleghe legge 107: Cangemi 'Tentativo di continuare politica governo Renzi'

Critiche e accese polemiche, come dicevamo, non solo da parte dei docenti ma anche in ambito politico. Il responsabile nazionale scuola del PCI, onorevole Luca Cangemi, ha parlato apertamente di 'tentativo di continuare la politica del Governo Renzi, nonostante l'ex Presidente del Consiglio sia stato travolto dal voto del 4 dicembre'.

Ovviamente, si tira nuovamente in ballo la definizione di 'governo-fotocopia', riferendosi al nuovo esecutivo Gentiloni, con 'l'insensato rifiuto di prendere atto del fallimento della Buona Scuola renziana'.

Cangemio, PCI: 'Totale disinteresse verso le considerazioni espresse dal mondo della scuola'Insomma, il messaggio è chiaro.

Sono cambiati i 'personaggi' (via Giannini e Faraone, sono arrivati Fedeli e De Filippo) ma l'atteggiamento del governo e del Miur rimane sempre lo stesso: il totale disinteresse verso le considerazioni espresse dal mondo della scuola. In sostanza, si continua a procedere verso lo smantellamento dell'istruzione pubblica. Cangemi ha parlato di scelte provocatorie, quelle decise dal governo: saranno necessarie, quindi, delle contromisure, attraverso un'ampia mobilitazione nelle scuole e nella società.