Due nuovi ddl costituzionali relativi riforma Pensioni vengono presentati dopo il varo dei decreti attuativi per l'Ape sociale e la Quota 41 per una parte dei lavoratori precoci. All'articolo 38 della Costituzione vengono aggiunte poche parole in modo da poter assicurare alle giovani generazioni la pensioni. Si apre sostanzialmente la possibilità sia al contributo di solidarietà per le pensioni più ricche, ma pure a un ricalcolo previdenziale definito con il sistema retributivo. E' quanto previsto dalle due proposte di legge costituzionale bipartisan, che vedono come primi firmatari Andrea Mazziotti, presidente della Commissione Affari costituzionali di Montecitorio, e di Ernesto Preziosi (del Partito democratico) che cominciano oggi (24 maggio) l'iter parlamentare.

Pensioni, proposte di legge costituzionale bipartisan: al via iter parlamentare

Il ddl a prima firma Preziosi è stato firmato da tredici parlamentari del Partito democratico, il disegno di legge a prima firma Mazziotti (Cl) è stato firmato da trentacinque deputati di diversi partiti, dal Partito democratico a Fratelli d'Italia, passando Per Forza Italia e Area popolare. A parte qualche differenza di drafting, le due proposta di riforma costituzionale sulla questione pensioni coincidono pure "lessicalmente", come viene spiegato dall'Ansa. Il ddl Mazziotti praticamente propone di modificare il comma 4 dell'articolo 38 della Costituzione stabilendo il "diritto" dei lavoratori al pensionamento. Il ddl Preziosi sostanzialmente integra un altro comma breve, con parole diverse ma simili.

'Il sistema previdenziale è improntato ad assicurare l'adeguatezza dei trattamenti'

"Il sistema previdenziale - si legge nel testo del ddl diffuso dall'Ansa - è improntato ad assicurare l'adeguatezza dei trattamenti, la solidarietà e l'equità tra le generazioni nonché - viene specificato - la sostenibilità finanziaria". Queste le due nuove proposte di legge costituzionale sulla questione previdenziale che si introducono sia nel dibattito politico, economico e sindacale in corso sia nella nuova giurisprudenza della Corte Costituzionale.

Il tema della riforma pensioni resta dunque in primo piano nell'agenda politica, segno evidente che, nonostante cominciano a prendere forma le prime misure finalizzate a introdurre una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro verso la pensione anticipata, resta ancora molto da fare per ammorbidire le rigidità della legge Monti-Fornero.