Varati dalla presidenza del consiglio dei ministri i due decreti attuativi per l'Anticipo pensionistico sociale destinato ai soggetti deboli e la Quota 41 rivolta a una parte dei lavoratori precoci, adesso prosegue il confronto tra l'esecutivo e le parti sociali sulla fase due della riforma Pensioni. Una miriade i commenti politici sulla questione previdenziale registrati in queste ore dopo la firma del presidente del consiglio Paolo Gentiloni sui decreti attuativi che danno il via libera a due delle misure più attese della legge di Bilancio 2017.

Pensioni, dopo i decreti si punta a modificare la legge Fornero

Al di là della soddisfazione del momento, visto che comunque qualche nuovo elemento di flessibilità in uscita si è visto, i sindacati puntano sostanzialmente a delle modifiche strutturali alla legge Fornero, in particolare sull'età pensionabile. "I decreti su Ape social e lavoratori precoci - ha affermato Nazzareno Mollicone, dirigente confederale dell’Ugl - certificano ancora una volta gli errori commessi con la legge Fornero sui requisiti pensionistici". Come si ricorderà, la riforma pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese, aumentò significativamente l'età pensionabile e introdusse pesanti penalizzazione sulla pensione anticipata, rendendo così difficile il pensionamento per gli ultrasessantenni e l'accesso dei giovani nel mondo del lavoro.

"Il testo di legge - ha detto oggi il dirigente confederale dell’Ugl - andrebbe totalmente rivisto attraverso un approfondito confronto con le parti sociali, onde evitare - ha sottolineato Nazzareno Mollicone che si ripetano gli sbagli del passato dovuti proprio - ha proseguito - alla mancata consultazione dei rappresentanti dei lavoratori".

Cesare Damiano al governo: attuare misure del verbale mancanti

Soddisfazione per l'Ape viene espressa da Cisl. "Non tutti i lavori sono uguali - ha detto Annamaria Furlan - ma alcuni di essi sono particolarmente delicati e gravosi. L'Ape social - secondo il segretario generale della Cisl - viene incontro a questa esigenza di giustizia sociale".

Dopo i decreti per Ape social e Quota 41 precoci andare avanti con le altre misure. Lo sostiene anche il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano. "Finalmente - ha detto commentando la firma del decreto per l'Ape da parte di Gentiloni - abbiamo tagliato il traguardo. Questa misura - ha aggiunto il parlamentare del Pd - va nella giusta direzione e andrà resa strutturale". Come si ricorderà, infatti, l'Ape viene introdotto solo in via sperimentale fino al 2018. Si attendono risposte dall'esecutivo anche per quanto riguarda le proposte di proroga o stabilizzazione del regime sperimentale di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici.