Siamo arrivati al momento in cui ci servirebbero le capacità deglistregoni e dei maghi che invocavanoeventi climatici a piacere,e vorremmo essere capaci di farecome i vecchi antenati indiani, ai quali se serviva la pioggia bastava "ballare", e se gli serviva il sole bastava cantare, facendo sì che queste strane usanze "obbedissero" agli ordini dei magici signori della pioggia. Ovviamente, questa prefazione non è per prospettare il ritorno alle vecchie tradizioni tribali, che sarebbero sicuramente utili alle grandi città inquinate per avere quelle precipitazioni che da qualche mese sono ormai scomparse dai cieli italiani, ma vuole essere di analisi per la preoccupante situazione che sta cambiando il nostro modo di vivere.

Proviamo, dunque, adanalizzare cosa sta accadendo.

Il destino del pianeta e il caldo perenne

Ogni giorno attendiamo notizia di un piccolo temporale che spazzi via i veleni che opprimono l'aria delle città, portando a noi serie complicazioni, ma ormai è ufficiale: il fenomeno chiamato "El Niño" (termine di origine spagnola che significa "bimbo"), sta fortementecondizionando il clima mondiale,causando il riscaldamento anomalo dell'Oceano Pacifico e ilconseguentecambiamento climatico di tutto il pianeta. Negli ultimi mesi del 2015, la temperatura è salita fino a 3,1 gradi, un record se pensiamo ai 2,8 che si registrarono diciotto anni prima, nel novembre del '97, e che fino alle ultime rilevazioni era considerata una delle anomalie termiche più alte di tutti i tempi.

Si pensava, infatti, che quei numeri non sarebbero più stati eguagliati, invece i dati attuali fanno crescere la preoccupazione dei Governi a causa di un inverno con temperature sopra la media stagionale, che incrementano la problematica legata al riscaldamento dell'atmosfera.

Ne è un esempio la situazione degli Stati Uniti, dove a est si riscontra un clima asciutto e mite con la quasi totale assenza di neve (anomalia preoccupante), mentre a ovest, negli Stati occidentali imperversano pioggia e freddo.

Nell'Australia del sud si sono registrate temperature fuori dalla norma, e molto più calde degli ultimi anni, mentre nel nord del Paese le forti alluvioni (ricordiamo quella di fine agosto), hannocambiato fortemente le caratteristiche del territorio.

Cosa accadrà nel 2016

A queste notizie s'aggiunge il cambiamento del clima italiano,che rischia di vedere scomparire le sue bellissime quattro stagioni.

L'inverno ha ceduto il posto a un perenne inizio primavera: le piante mai addormentate sono pronte a tornare in fiore, le api sono confuse da questo caldo anormale, e vagano in cerca di nettare per lavorare, mentre le zanzare ci insidiano ancora e sembrano rinvigorite da questo clima irregolare. La domanda, quindi, sorge logica e spontanea:cosa ci aspetta nel 2016 dopo questi cambiamenti?

Ormai non si sente altro che parlare di previsioni, e tutti ci cimentiamo a farle nostre nella speranza che si avverino. Il problema è che El Niño sembra non voglia riprendere il suo viaggio, e quello che si prospetta per gennaio e febbraio 2016 sembrerebbe non essere di buon auspicio per chi stava crogiolandosi in questo caldo clima.

Quindi, aspettiamo fiduciosi, ma con un po' di apprensione, perchéle previsioniper i nuovi mesi dell'anno, potrebbero farci ricordare le forti perturbazioni che hanno caratterizzato gli inverni passati, portando problemi non indifferenti dovuti alle piogge oggi tanto desiderate.