Alle cronache giornaliere appare inutile il tema affrontato al COP21 che si è tenuto dal 30 novembre all'11 dicembre dello scorso anno sui problemi relativi ai gas serra e sulle promesse degli Stati europei di diminuirne le emissioni. Oggi è confermata la difficoltà di pensiero che le Nazioni non sarebbero riuscite a mettersi d'accordo, anche se sembravano averlo fatto, quando il convegno si è chiuso annunciando l'atteso accordo. Sebbene la felicità comparsa nei volti dei partecipanti alla chiusura del COP21, non è stato imposto nessun limite obbligatorio alle emissioni di anidride carbonica;solo un 'consiglio' a una sua leggera riduzione.

Questa era una scommessa che nell'ottobre del 2015 l'ECSA (Associazione europea di solventi clorurati) aveva annunciato perdente e irreale dagli stessi armatori che si erano imposti contro l'Unione Europea, cosìi tagli del 40% delle emissioni di anidride carbonica, voluti entro la fine del 2030 eche dovrebbero iniziare obbligatoriamente entro il 2016, sembrano essere attualmente irrealizzabili.

Le future prossime soluzioni

Mentre prosegue il cammino verso le 'vaghe' soluzioni annunciate al COP21, si promuove la futura generazione di auto che ancora utilizza ivecchi carburanti obsoleti emettendo nell'aria particolato e CO2, considerati 'strumenti' indispensabili per mantenere in vita l'equilibrio di un sistema economico ormai 'crepato'.

Un meccanismo marcio che potrebbe esplodere da un momento all'altro, in conseguenza dei tanti scandali che hanno e ancora coinvolgono le note aziende automobilistiche. Nell'elenco ci sono,Volkswagen, Daimler, Peugeout, Audi, BMW, Skoda, Renault, Ford, e altre meno inquinanti ma sempre nello stato malsano di un sistema economicamente ed eternamente 'truccato'.IlParlamento europeo non habloccato l'innalzamento del 110% dei limiti NOx,gli ossidi di azoto della combustioneprodotta da qualsiasi sistema che utilizza l'aria, dai caminetti a legna ai motori o le centrali termoelettriche che lo aumentano per generare energia.

#CosìCiAmmazzate, l'astag lanciato da Grillo

Non riuscendo a far rispettare al mercato mondiale, i limiti di produzione dei gas inquinanti, l'Unione Europea ha valutato l'opportunità di innalzarli, così da evitare qualsiasi contestazione e zittire le infinite contese delle popolazioni; una soluzione che invece di farci respirare aria pulita immetterà polveri sottili nei nostri polmoni.

La soluzione adottata sembra lo smacco regalatoci da chi, comunque, non rispettava le regole e superava il tetto delle emissioni di circa il 500%. A questo proposito reagisceil noto comico-politico Beppe Grillo, mettendonel suo Blog un hashtag e una foto con la dicitura, "Faremo ricorso in tutte le sedi istituzionali possibili perché #CosìCiAmmazzate", una sorta di querela verso la contestata decisione parlamentare, che avrebbe innalzato questi 'valori' per compiacere i tanti costruttori d'auto evitando la perdita di migliaia di posti di lavoro; in cambio, la promessa che le future prove motore andranno fatte su strada e non con l'obsoleto sistema di laboratorio. Sembra incredibile eppure è vero, da oggi non potremo più lamentarci se l'aria che inaliamo è vaporizzata di veleni, gli stessi che da anni continuiamo a respirare e che ci porteranno alla fine dei nostri giorni a moriredi tumore.