Prosegue l'accesso dibattito politico per l'amnistia e l'indulto quale rimedio al problema del sovraffollamento carcerario. Allo stato dei fatti l'attenzione si concentra sul lavoro della Commissione Giustizia al Senato della Repubblica, dove si tenta l'unificazione di quattro differenti ddl con la ricerca della "quadra" tra i desiderata di Forza Italia e quelli del Partito Democratico. L'ostacolo principale da affrontare resta sempre lo stesso: il populismo penale e il giustizialismo rendono molto difficile trovare il consenso politico necessario al fine dell'approvazione di un atto di clemenza all'interno del Parlamento.
È sicuramente anche per questo che i lavori della Commissione giustizia procedono a rilento, bloccandosi e riprendendo a fasi alterne ormai da moltissimi mesi.
Amnistia e indulto 2014: nuovo calendario dei lavori della Commissione Giustizia in Senato
Riguardo la Commissione Giustizia appena citata, il nuovo calendario dei lavori settimanali va dal 20 al 24 ottobre 2014; da martedì 21 ottobre a mercoledì 23 ottobre 2014 proseguirà l'esame congiunto dei quattro ddl risalenti ai Senatori Manconi, Barani, Compagna e Buemi. Resta invece tutto fermo riguardo il confronto con il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, al quale è stato chiesto di fornire i dati aggiornati sul provvedimento svuota carceri 2014 (ovvero la legge n.
117 del 21 agosto 2014), con la quale si è previsto di intervenire sul problema carcerario offrendo la possibilità di convertire la pena detentiva in attività lavorative extra - carcerarie, ma solo per coloro che hanno commesso reati minori. Prima di procedere ulteriormente, la Commissione Giustizia vorrebbe avere una cognizione precisa dell'impatto avuto in questi mesi dal provvedimento, anche perché il Governo Renzi ha fatto richiamo più volte alle soluzioni contenute al suo interno, indicandole come delle misure di buona efficacia rispetto al problema del sovraffollamento.
Dai penalisti arrivano critiche alla Riforma della giustizia sulla base delle indiscrezioni di stampa.
Nel frattempo l'Unione Camere Penali lancia l'allarme sui propositi di riforma della giustizia penale circolati recentemente attraverso alcune indiscrezioni di stampa: "mentre è in corso un confronto, certamente vivace, a volte anche aspro, con il Ministro della Giustizia, al quale riconosciamo il merito di dialogare anche con l'Avvocatura, sulle ipotesi di riforma della Giustizia penale, notizie di stampa riferiscono che la Commissione presieduta da Nicola Gratteri avrebbe predisposto ipotesi di riforma ancora una volta parziali e settoriali, ispirate ad una logica di compressione del diritto di difesa, portato di una visione inquisitoria del processo, in aperto contrasto con i principi costituzionali".
Tra le possibili soluzioni di progetto, vi sarebbe un sistema mirante a scoraggiare il ricorso in appello, oltre che l'aumento della pena nel caso di impugnazione del solo imputato.
UCPI interviene anche sul sovraffollamento carcerario: no a estensione dell'uso della videoconferenza
L'UCPI non sembra convinta nemmeno dell'ipotesi di estendere l'utilizzo della videoconferenza, perché in questo modo non si permetterebbe una corretta partecipazione degli imputati al processo in corso; così facendo si rischia infatti di "rendere l'udienza pubblica un simulacro". E voi cosa pensate riguardo questi ultimi aggiornamenti? Fateci avere un vostro commento; se invece volete restare aggiornati, potete utilizzare il tasto "segui" in alto.