Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il capo della task force per la Fase 2 Coronavirus Vittorio Colao si incontreranno al più tardi sabato per formalizzare le strategie atte ad una graduale riapertura del paese: alla base del meeting un vademecum ad hoc preparato per l'occasione dall'ex AD di Vodafone.

Il Premier è consapevole dell'importanza e della delicatezza delle decisioni che saranno prese e vuole agire con intelligenza e prudenza. Ecco perché l'allentamento delle chiusure e delle misure restrittive non sarà indiscriminato ma graduale e scaglionato.

I primi settori a ripartire dovrebbero essere quello edile, il manifatturiero e alcuni esercizi commerciali. Via libera anche allo spostamento tra comuni diversi ma quasi sicuramente soltanto all'interno della stessa regione.

Conte pensa ad una Fase 2 responsabile

Secondo il Premier, per non vanificare il buon lavoro svolto finora che ha portato ad un calo dei contagi da Covid-19, è necessario allentare alcune misure restrittive ma senza repentini stravolgimenti: "Riaprire tutto indiscriminatamente sarebbe da irresponsabili" ha confermato Conte durante la videoconferenza delle ultime ore con le parti sociali. Anche l'ex AD di Vodafone Vittorio Colao si è detto d'accordo con questa linea e durante la conference call avrebbe quantificato in 2,7 milioni i lavoratori che saranno interessati dallo start della Fase 2.

Vincenzo Boccia chiede riapertura anticipata per alcune aziende

Il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia avrebbe richiesto la possibilità, limitata ad alcune aziende, di riaprire il 27 aprile riferendosi ovviamente ai gruppi già in grado di garantire la massima sicurezza per la Salute dei lavoratori o messi in condizione di farlo al 4 maggio proprio grazie allo sfruttamento di una precedente finestra di 7 giorni ma al momento non vi è ancora certezza sull'accoglimento o meno della richiesta.

Colao e Conte avrebbero comunque già trovato un'intesa anche su questi punti, l'incontro previsto entro la settimana dovrebbe servire solo a siglare il documento finale. Nei giorni scorsi anche il CTS (Comitato tecnico scientifico) per il Coronavirus si era espresso a favore di una linea prudente. Riapertura si dunque ma con le dovute precauzioni.

Mascherine e distanziamento sociale alla base della Fase 2

In audizione al Senato, il Premier ha del resto evidenziato come distanziamento sociale e mascherine saranno alla base della Fase 2, il tutto almeno sino a quando non si troverà un vaccino per il Covid-19. Il Governo agirà anche in ambito sanitario: il sistema nazionale verrà rafforzato per aumentare il numero di tamponi disponibili e avviare un piano di verifica dell'immunità al virus tramite una serie di test in vista dei quali il Ministero della Salute nei giorni scorsi ha pubblicato un bando di gara.

Oltre a tutto questo, per gestire meglio la Fase 2 sarà introdotta anche l'app Immuni, seppur su base volontaria e senza previsione di sanzioni per chi non la scaricherà, che permetterà agli utenti di verificare la presenza o meno nelle vicinanze di chi ha effettuato il tampone ed è risultato positivo al Covid-19.

Altro argomento delicato sul tavolo anche quello legato ai trasporti visto che, con la ripartenza di diverse attività, in molte città si assisterà a grandi masse di cittadini in via di spostamento anche nell'ora di punta. In quest'ottica sarà importante attuare puntuali strategie per limitare la circolazione durante gli orari critici ed incentivare l'uso di mezzi alternativi alle sole auto, come ciclomotori e biciclette.

Dopo l'incontro con Colao e la formalizzazione di tutte le misure, Conte dovrebbe tenere la consueta conferenza stampa con la quale comunicherà tutte le decisioni prese in merito alla Fase 2 Coronavirus.