Il numero di nuovi contagiati giornalmente è in diminuzione. Ad affermarlo è Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS – Istituto Superiore della Sanità, durante la consueta conferenza stampa della Protezione Civile riguardante la situazione della diffusione del Covid-19. I dati emersi parlano di circa 160 mila positivi al tampone ma di un calo rilevante delle persone che presentano i sintomi del virus. Il governo ha però intenzione di avviare La Fase 2 con grande responsabilità e prudenza, mantenendo costantemente monitorati i pazienti ricoverati per Covid-19 e attuando tutte le misure necessarie per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sta inoltre chiedendo anche grande collaborazione a tutti i cittadini, affinché modifichino le proprie abitudini, al fine di muoversi in sicurezza. Da Lunedì 20 aprile, intanto, è prevista la riapertura dei settori edili e delle aziende operanti nel campo della moda e delle auto. Sempre secondo Brusaferro, sarà importante continuare a controllare gli spostamenti e limitare gli assembramenti.

Nella Fase 2 maggiori controlli per gli over 70 e i minori di 18 anni

Al fine di contenere i contagi da Coronavirus sarà importante continuare con le misure restrittive fin qui adottate. Un importante attività di controllo dovrà essere effettuata sui giovani under 18 che, vista la chiusura delle scuole, potrebbero approfittare della Fase 2 per riunirsi all’aperto oppure nei locali, aumentando di conseguenza il rischio di rimanere contagiati dal Covid-19.

Inoltre sarà estremamente importante adottare misure di sicurezza per tutte le persone anziane, con particolare attenzione agli over 70 che sono quelli, secondo i dati ufficiali dei contagi e dei decessi da Sars-CoV2, maggiormente a rischio. L’ISS continua inoltre a consigliare di mantenere la distanza minima di sicurezza (1 metro e mezzo) anche quando ci si incontrerà con altre persone.

Tabacco, Moda e Auto tra le prime riaperture della Fase 2 – Coronavirus

Già dal 20 aprile, anche se alcune fonti parlano del 25 aprile come giro di vite, potrebbe cominciare una prima riapertura di alcune attività. I settori interessati sono principalmente quello dell’edilizia, delle auto e della moda ma ancora manca la firma del premier Giuseppe Conte sul DCPM.

Il presidente del Consiglio dei Ministri, infatti, attende la relazione sul grado di rischio delle aziende stilata dalla commissione presieduta da Vittorio Colao. L’ex AD di Vodafone è stato infatti nominato dal Governo come leader della task force della Fase 2 che servirà anche a stabilire le linee guida per la ripartenza economica dell’Italia dopo l’emergenza coronavirus. Conte, vista la lentezza con cui calano i contagi, preferirebbe seguire una linea estremamente prudente e non affrettare i tempi di riapertura delle attività. Intanto Fontana dichiara che, qualora vi siano i presupposti per farlo in massima sicurezza, dal 4 maggio la Lombardia è pronta per riaprire. Il Presidente della Regione Lombardia attende il via libera delle commissioni scientifiche per non mettere a rischio cittadini e lavoratori.

Sanificazione degli ambienti di lavoro e medici aziendali obbligatori nella Fase 2

E’ già previsto che la riapertura delle attività dovrà avvenire nella massima sicurezza visto che con il coronavirus si dovrà convivere ancora a lungo. Ecco dunque che dal 4 maggio scatteranno nuove misure obbligatorie per negozi e aziende. Innanzitutto si dovranno sanificare gli ambienti di lavoro almeno due volte giorno. Sarà inoltre necessario mettere a disposizione dei propri lavoratori gel disinfettanti, guanti e mascherine.

La novità della Fase 2 sarà quella di rendere obbligatorio un medico di riferimento che dovrà monitorare lo stato di sicurezza dei dipendenti. Le aziende di grandi dimensioni dovranno assumerne uno interno mentre per quanto riguarda le piccole attività ci si potrà rivolgere alle ASL.

Il medico stesso dovrà inoltre controllare lo stato di Salute dei lavoratori, segnalando chi presentasse i sintomi da Covid-19 per il quale scatterà la quarantena qualora risultasse positivo al tampone. Rimane inoltra in vigore l’obbligo di utilizzare lo smart working e di limitare – tramite turnazione – il numero di dipendenti presenti all’interno dell’azienda, i quali dovranno sempre rispettare le misure di sicurezza e mantenere la distanza prevista dal decreto.