Dopo circa due anni di indagini, la Procura della Repubblica di Trani ha chiesto l’archiviazione del procedimento per lesioni personali gravissime a carico di ignoti, che aveva preso il via, non senza polemiche, a seguito della denuncia dei genitori di due bambini a cui era stata diagnosticata una sindrome autistica dopo che era stato somministrato loro il vaccino contro morbillo, parotite e rosolia. Decisiva la consulenza tecnica disposta nel corso delle indagini preliminari dal Pubblico Ministero, dott. Michele Ruggiero, che ha escluso ogni correlazione tra malattia e Mpr.

Questo esito era atteso e forse persino scontato. Ormai da anni, infatti, la comunità medica e l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) sono giunte alla medesima conclusione, smentendo seccamente l’allarmismo diffuso da alcune ricerche pseudoscientifiche che si sono rivelate addirittura fraudolente al punto da essere ritirate dalle stesse riviste che le avevano pubblicate.

La campagna contro i vaccini

I primi studi che hanno ipotizzato l’esistenza di rapporto di causa ed effetto tra la somministrazione del vaccino trivalente e l’insorgenza di disturbi dello spettro autistico risalgono ad un ex medico e chirurgo inglese, il dr. Andrew Jeremy Wakefield e furono pubblicati, per la prima volta, su The Lancet e sul British Medical nell’ormai lontano 1998.

Contro ogni evidenza scientifica questa campagna denigratoria, a cui internet ha fatto da involontaria cassa di risonanza, ha scalfito la fiducia dell’opinione pubblica nei confronti dei vaccini, con la conseguenza che la copertura vaccinale è progressivamente scesa oltre il limite di guardia del 95% stabilito dalle autorità sanitarie internazionali ed è salito, per contro, il numero di morti, in particolare a causa di epidemie di morbillo.

Neanche la magistratura è rimasta immune (è proprio il caso di dire) da questo contagio allarmistico. Alcuni tribunali, infatti, hanno condannato, in sede civile, il Ministero della Salute al risarcimento dei danni in favore dei genitori di bambini autistici a cui era stato somministrato il vaccino. E la stessa Procura della Repubblica di Trani ha voluto vederci chiaro. Oggi si chiude il sipario su questa vicenda. Per sempre?