Questo è uno dei periodi meno indicati per recarsi a passeggio tra i campi o fra le sterpaglie, soprattutto se abitati da determinati animali. L'allarme riguarda soprattutto i luoghi circondati da sconfinate campagne e da imponenti boschi, perché trattasi degli habitat perfetti in cui può dimorare un temibile parassita, chiamato comunemente zecca. L'attenzione è rivolta maggiormente alla salute dei bambini, proprio perché in questo periodo pre-estivo, subito dopo la chiusura delle scuole, molti genitori li mandano ai GREST (Gruppi Ricreativi ESTivi), e proprio in questi luoghi di spensierato divertimento si può nascondere un grande pericolo: essere punti da una zecca e contrarre una patologia, qualche dermatite o, addirittura, la malattia di Lyme.

Molti non sanno cosa sia questa malattia che, ultimamente, si sta manifestando soprattutto nel Nord Italia. Per questo motivo, di seguito spieghiamo cos'è, come prevenirla e, inoltre, potete anche consultare il seguente video informativo.

Malattia di Lyme: zecca e prevenzione

La malattia di Lyme è una patologia sempre più diffusa, causata dal "Borrelia Burgdorferi", batterio presente soprattutto in animali quali topi e cervi, che si trova principalmente nelle regioni Liguria, Trentino e nel Carso (altopiano fra il nord-est italiano, Slovenia e Croazia). La sua trasmissione avviene tramite una comunissima zecca Ixodes, considerata molto pericolosa in quanto agente primario, responsabile del contagio di numerose malattie infettive quali la piroplasmosi e la rickettsiosi.

Le due specie di zecche più conosciute sono quella del cane (vive sotto il pelo nutrendosi del suo sangue) e quella del bosco (suo habitat naturale). Per prevenirne la diffusione e il contatto, sarà utile proteggere il proprio corpo - soprattutto le gambe - con abiti adeguati; vaccinarsi contro il virus, causa di meningoencefalite; eseguire un programma di disinfestazione a base di insetticidi; programmare il taglio dell'erba e la rotazione delle aree di pascolo del bestiame ruminante.

Rimuovere una zecca senza rischi

Malgrado tutti gli accorgimenti del caso, ci sarà comunque la possibilità, soprattutto per chi vive e frequenta le località sopra citate, di entrare in contatto con questo parassita, e di ritrovarselo attaccato alla cute intento a "sollazzarsi" del proprio sangue. Nel caso dovesse accadere, ecco gli accorgimenti da adottare per rimuovere una zecca, minimizzando i rischi:

  • cercare di estrarla lentamente, eseguendo una leggera rotazione;
  • non schiacciare il suo corpo o tentare di prenderla con le mani, per evitarle rigurgiti e la conseguente trasmissione di malattie;
  • se il corpo si rompe, estrarre il puntino nero che indica la presenza del rostro, aiutandosi con un ago sterile come fosse una normale spina;
  • con una pinzetta, cercare di estrarla prendendola il più vicino possibile alla cute;
  • una volta estratta, controllare per almeno 40 giorni, sulla zona della puntura, se compaiono eventuali aloni "a bersaglio" (segnale che potrebbe far pensare alla malattia di Lyme);
  • evitare l'assunzione di farmaci auto prescritti se compaiono sintomi quali malessere, artrite acuta o strane cefalee;
  • non spaventarsi alla comparsa di croste rosse e pruriginose, perché indicanti il normale iter di guarigione.

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