Lo " Squalo di Messina" Vincenzo Nibali, non ha solo ribaltato la cabala, visto che il 41, numero di dorsale del ciclista siciliano, non aveva mai vinto. Non ha solo vinto, Nibali, contro l'ostilità della stampa francese ad iniziare dal prestigioso Le Monde, che ha attaccato continuamente e pesantemente la squadra del ciclista messinese composta da personaggi che sono stati implicati in passato in casi di doping. "Tutte cose di un Ciclismo che non è mio" ci tiene ad affermare Nibali. Nibali non ha solo vinto 16 anni dopo Pantani il Tour de France.
Tour per il quale lo "squalo dello stretto" aveva lavorato tutta la stagione, arrivandoci infatti in condizione strepitosa, come si era capito già dalla seconda tappa del tour, la York-Sheffield e quello scatto vincente a 1800 metri dall'arrivo che gli permette subito di conquistare la maglia gialla. E poi, dopo una fase interlocutoria, la quinta tappa, la Ypres-Arenberg con numerosi tratti in pavè. Un Nibali straordinario arriva terzo e il suo vantaggio in classifica generale prende un vantaggio considerevole sugli avversari, e forse è pure quello un segno, ma questa è anche la tappa del ritiro di Chris Froome, il vincitore dell'ultimo Tour. Si arriva in salita e gli occhi sono tutti per Nibali e il favoritissimo Contador, con lo spagnolo che prova ad attaccare più di una volta, ma l'azzurro controlla e non perde tempi preziosi.
Alla nona tappa ( Gerardmer-Mulhouse) perde la maglia gialla che andrà a indossare il francese Tony Gallopin, ma per un giorno solo, perché Nibali nella successiva tappa stacca tutti e vince. E ancora un segnale, Contador si ritira. E poi il "tappone" alpino" con arrivo in vetta a Chamousse dove Nibali vince e fa il vuoto dietro di se, e ancora una vittoria a Hautacam, quindi la cronometro finale dove arriva quarto e controlla.
E oggi è la domenica di gloria per lo "Squalo". Passarella trionfale con il traguardo a Parigi sugli Champs Elysèes, gli occhi lucidi per il sogno che è diventato realtà, è il momento della premiazione, il giro d'onore, il calore del pubblico, la commozione, tanta, del trionfo. C'è tutta la sua famiglia, insieme agli amici, saliti dalla Sicilia qui a Parigi per il trionfo di Vincenzo.
Manca solo nonno Vincenzo, rimasto a casa pronto ad accogliere, insieme a tutta Messina per una grande festa cittadina, il dominatore del Tour de France 2014.
Il prossimo impegno di Vincenzo Nibali sarà quello di regalare la maglia gialla alla signora Tonina Pantani, che nel decennale della morte di Marco aveva donato la maglia gialla di suo figlio proprio a Vincenzo. Nibali ha fatto molto di più di tutto questo, perché da oggi entra nella " Hall of Fame" del ciclismo. Ora il suo nome è nella storia, al fianco di quelli che sono autentiche leggende: Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Jacques Anquetil , Alberto Contador. Gli unici di sempre che hanno vinto le tre grandi corse a tappe: Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a Espaňa.