È un'immagine molto forte quella delle atlete tedesche ed egiziane impegnate in una gara di beach volley alle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Una sfida non solo sportiva, ma anche un'incontro che mette in luce le profonde differenze culturali tra il mondooccidentale e quelloislamico. A destra, l'atleta tedesca in bikini, impegnata in un'azione difensiva, a sinistra la pallavolista egiziana in hijabe tuta sportiva, intenta ad effettuare un pallonetto.

Orgogliose di indossare il velo e di praticare lo sport che amano, la coppia egiziana El-ghobashi - Meawad ha risposto alle domande dei giornalisti dopo la prevedibile sconfitta contro le tedesche, affermando di avere ottenuto una qualificazione olimpica con un solo anno di allenamento.Se l'occidente ha riportato le foto delle due pallavoliste di religione islamica mostrando la dicotomia nei costumi delmondo in cui viviamo e sottolineando, allo stesso tempo, come lo sport sia sempre motivo di unione più che di divisione, non è mancato chi ha cercato di ironizzare su questo inconsuetoavvenimento sportivo.

L'account Twitter Tasnim News, parodia di un'agenzia giornalistica persiana che scrive in lingua inglese, ha infatti deciso di pubblicare la foto della partita Egitto - Germania oscurando le atlete tedesche e mantenendo visibili le atlete velate. La notizia, rimbalzata rapidamente sui social network, ha tratto in inganno numerosi media nazionali e internazionali, tra cui anche la Rai.

Ancora una volta, il giornalismo cade vittima del fact checking: sarebbe bastato controllare il profilo twitter di Tansim News per verificare che il sito internet ufficiale della pagina è "The Onion", celebre sito web satirico americano, equiparabile al nostro Lercio.

Curiosamente, dopo la grande esposizione mediatica giunta in seguito alla pubblicazione dell'immagine censurata, Tansim News ha cancellato il Tweet che aveva ottenuto diverse migliaia di condivisioni, sostituendolo con un messaggio che sa di monito. Riportando il vecchio post, infatti, Tansim News ha affermato che questo è un esempio di comeun contenuto falso sommato all'arroganza possa diventare virale. E, a quanto pare, molti ci sono davvero cascati.