Si apre un’altra spaccatura nel mondo del Ciclismo. Il tema è quello, molto dibattuto negli ultimi mesi, dei freni a disco. Dalle prime corse di questa stagione è stata reintrodotta la possibilità di usare questi tanto discussi freni, banditi la scorsa primavera dopo un incidente occorso a Francisco Ventoso. I corridori continuano ad essere in gran parte contrari a questa novità, e non vedendo soddisfatte tutte le richieste inoltrate fino ad oggi agli organi di competenza, sono pronti a schierarsi apertamente contro la Federazione.

Ciclismo, i tre punti sui freni a disco

Introdotti sulle biciclette da corsa da Ernesto Colnago, i freni a disco hanno fatto discutere a lungo e continuano a farlo. Sono un’innovazione utile o sono pericolosi e servono solo per dare maggiore slancio al mercato delle due ruote? Nel ciclismo professionistico la sperimentazione è andata avanti per tutta la prima parte della scorsa stagione, fino alla Parigi-Roubaix, quando lo spagnolo Ventoso si è ferito seriamente a causa di un disco, dopo essere stato coinvolto in una caduta.

Dopo quell'incidente, i corridori hanno avanzato tre richieste per poter riprendere la sperimentazione, ma solo una è stata soddisfatta, ossia quella di eliminare gli spigoli dai dischi.

I ciclisti avevano anche chiesto di aggiungere una protezione ai dischi, in modo da avere maggior sicurezza contro tagli e bruciature, e di avere un gruppo in cui si utilizzasse una sola tipologia di freni: o tutti a disco, o tutti tradizionali. Quest’ultima richiesta è stata ben motivata da Daniele Bennati in un’intervista concessa a "Cycling News" durante il Dubai Tour: "I dischi consentono di frenare molto più tardi prima di una curva, e quindi ci sarebbe un pericolo per i diversi spazi di frenata.

Sarebbe meglio se li usassimo o tutti o nessuno", ha spiegato l’esperto corridore aretino della Movistar.

Non avendo ottenuto alcuna risposta in merito alle esigenze manifestate da tempo, l’Associazione dei ciclisti professionisti è pronta ad inviare un documento alla Federazione per schierarsi apertamente contro i freni a disco.

L’Associazione è forte di un'ampia componente contraria alla nuova tecnologia di freni, visto che oltre 600 corridori si sono schierati contro il loro utilizzo tramite un questionario in cui hanno espresso la loro opinione nei mesi scorsi.