Il governo cinese starebbe meditando provvedimenti per porre un limite alla produzione di bacchettine usa e getta, quelle tanto per capirci,  che si usano soprattutto nei ristoranti. La notizia è di quelle che periodicamente, da oltre un decennio ad oggi, fanno il giro dell'intero pianeta. L'ultima volta è successo proprio recentemente  e pare che sia stata rilanciata, tra gli altri, da testate come il Los Angeles Time e, in Italia, dalla Repubblica.

Perché questo stop? Sembrerebbe che, complici il benessere conquistato dai cinesi (che ormai sono più di 1,3 miliardi) e il boom del cibo fuori casa, ogni anno in Cina si consumano circa 45 miliardi di paia di bastoncini, pari a 130 milioni al giorno.

Altri 18 miliardi di paia vengono esportati. Una vera e proprio montagna di bacchette, per produrre le quali si tagliano foreste intere: ne spariscono 50 ettari al giorno, dai 16 ai 25 milioni di alberi ogni anno, secondo quanto riportato da Greenpeace China.

Cifre che avrebbero finalmente convinto le autorità cinesi della necessità di porre un bel freno alla produzione. Sono previste resistenze ovviamente da parte dei ristoratori: le bacchette usa e getta costano circa un centesimo la coppia, mentre sterilizzare un paio di bacchette riciclabili varia da 15 a 70 centesimi.