Da ormai un decennio si parla sempre piùseriamente dei cambiamenti climatici. Il lento ma costante scioglimento deighiacci dovuto all'innalzamento delle temperature, ha innescato negliscienziati il formulare teorie per affrontare il futuro che verrà.

Secondo Wilfried Haeberli, direttore del 'World glaciermonitorign service", se il trend di scioglimento registrato sarà confermato,nel 2050 i ghiacci alpini potrebbero essere solo un ricordo. Ma per ipiù avventati studiosi potrebbe riservare dei grandi benefici per l'umanità.

Di queste grandi menti è Georg Wohlfahrt, professore all'istituto di Ecologiadell'Università di Innsbruck, Austria, presente al Forte di Bard, Valled'Aosta, in occasione del convegno internazionale "Mountain Under Watch 2013",a spiegare come, analizzando la scomparsa dei ghiacci, si rilevi una maggiorpresenza di piante e, dunque, un migliore bilancio di CO2.

Più piante dunque meno CO2, in linea del tuttoteorica dovrebbe essere così, senza contare che da qui al 2050 supereremo digran lunga i 10 Miliardi di esseri umani e quindi avremo bisogno di più spazioper vivere e di più produzione industriale. Dovremmo congelare ad oggi ilnumero degli abitanti della terra per veder concretizzata la teoria delprofessore.

Ma la teoria presentata al Fort de Bard nonfinisce qui. Si denota nel rapporto che la scomparsa dei ghiacci alpini porterebbeanche grandi benefici turistici oltre che nuove opportunità energetiche. Eh si!Perché si aprirebbero nuovi scenari per percorsi di trekking, nuove localitàper escursioni montane, senza contare che la formazione di grandi laghi alposto dei ghiacciai darebbero nuove opportunità di sfruttamento dell'energiaidroelettrica

Il dilemma dunque resta aperto: il cambiamentoclimatico in atto può davveroportare dei benefici alla popolazione umana, o in fondo si tratta di vedere ilbicchiere mezzo pieno, di fronte ad un Pianeta si sta sciogliendo?

Gli scenari proposti sono davvero percorribili o restano teorie utopiche? Nel frattempo dovremmo iniziare a parlare alle generazioni future insegnando loro l'educazione ambientale, partendo dall'energia arrivando al rispetto per l'Ambiente. Se non iniziamo ad educare i popoli che verranno non potremo mai ipotizzare alcun scenario se non quello della distruzione di ciò che conosciamo.