Da lunedì 11 marzo 2013 entra in vigore il divieto assoluto, per gli stati dell'Unione Europea, di testare i cosmetici sugli animali (sia il prodotto finito sia le materie prime) e di vendere anche quei prodotti i cui ingredienti sono stati testati sugli animali in paesi extraeuropei.

La produzione e la vendita di prodotti testati sugli animali era di fatto concessa e promossa dalla legge. Nel 1976, infatti, l'allora Comunità Economica Europea aveva introdotto la direttiva 76/768/CEE, al fine di uniformare a livello europeo la disciplina relativa alla produzione e alla vendita dei cosmetici.

Tale direttiva imponeva di utilizzare animali nei test specifici per gli ingredienti dei prodotti cosmetici. In Italia la direttiva era stata recepita con la legge n. 713 del 1986.

Ma già un decennio fa la stessa 'UE aveva introdotto la direttiva 2003/15/CE, recepita dal nostro Paese con decreto legislativo n. 50/2005, in cui veniva fissato un quadro normativo volto alla graduale soppressione della sperimentazione sugli animali.

Ora le nuove disposizioni vietano di:

  1. sperimentare ingredienti o combinazioni di ingredienti
  2. sperimentare i prodotti finiti
  3. commercializzare prodotti cosmetici finiti e ingredienti che sono stati testati su animali

La Commissione Europea indicherà quindi alle aziende come procedere per garantire la sicurezza di quegli ingredienti che sono nuovi per l'uomo.

Entro qualche mese cambieranno anche le etichette: le aziende cosmetiche saranno obbligate a dare indicazioni chiare e dettagliate sulla scadenza del prodotto con un nuovo simbolo grafico, la clessidra. Dovranno inoltre segnalare la presenza di eventuali nanomateriali, ovvero ingredienti di dimensioni inferiori ai 100 micron che vengono usati soprattutto sui prodotti solari e sulla cui sicurezza ancora si discute.

E' la fine di una battaglia portata avanti da decenni dagli animalisti. E da oggi non sarà più necessario fare riferimento alle liste di aziende cosmetiche cruelty-free che da anni circolavano in rete, stilate da associazioni di categoria in difesa degli animali ma anche da cittadini particolarmente sensibili all'argomento.