Thailandia, una marea nera di circa50.000 litri di petrolio ha raggiunto le spiagge di Koh Sanet,isola della provincia di Rayong ad est del Paese. Lo sversamento,dovuto a una rottura dell'oleodotto che attraversa il Golfo diThailandia ha così colpito una delle mete internazionali del turismolocale. Per fronteggiare l'emergenza il Paese ha già inviato 200militari più altri 300 di supporto. Al lavoro di bonifica partecipaanche la compagnia nazionale PTT Global Chemical.

I maggioridanni si sono rilevati lungo la spiaggia di Ao Phrao sullato occidentale dell'isola.

La località interessata ospita treresort di prestigio dai quali sono stati tempestivamente evacuatitutti i turisti presenti. Oltre al danno ecologico quindi, vaaggiunto il danno economico in quanto, come è facilmente intuibile,questo disastro causerà un drastico calo delle prenotazioni versoquesto paradiso naturale oramai compromesso, infatti la compagnia PTTnon è a tuttora in grado di stimare i tempi necessari per una totalebonifica dell'isola.

Secondo l'organizzazione di Greenpeace lastima dei 50.000 litri è stata data per difetto reputando che losversamento effettivo sia molto maggiore di quanto annunciato.Secondo il presidente della ong Stop Global Warming Association,Srisuvan Janya, anche una volta ripulita l'area superficiale dellachiazza, i danni maggiori saranno causati ai coralli e alla catenaalimentare dei pesci.