E' ormai noto a tutta lacittadinanza, ma anche ai tour operators, e soprattutto ai turistiche snobbano la millenaria Valle dei Templi, che Agrigento, una cittàrigorosamente ad "a-vocazione" turistica non potrà mai crescerese prima non estirperà le illegalità che attanagliano il lungomare.

Le bancarelle abusivedegli extracomunitari sono un problema perchè occupano suolopubblico e non sono autorizzate, ma sono anche un problema di tipofiscale perchè non rilasciano regolare scontrino e sono un problema per inegozi che regolarmente svolgono la loro attività, spesso solamentead una decina di metri dalle bancarelle abusive.

Non solo: con lebancarelle, che siano abusive o meno poco importa, si solleva ancheun problema di tipo sanitario, perchè ad esempio si vendonoocchiali che non proteggono l'occhio e la retina dai raggiultravioletti, ed indossarli potrebbe creare problemi alla vista.Ognuno, si dice, è responsabile della propria salute, ma a dettadella gente il problema è che le autorità preposte al controllo siaquello di tipo fiscale che quello sul territorio, non fanno nulla persalvaguardare gli ultimi cocci decadenti del lungomare.

Altro problema chepreoccupa dal punto di vista penale, e per tutti i risvolti anchesociali, è quello di chi, prendendo alla lettera il famosoconsiglio: "siate imprenditori di voi stessi", si sente indiritto di fare imprenditoria presso i parcheggi liberi delporticciolo, ma anche presso il ponte del "babbaluciaro" o ingenerale presso qualsiasi buco.

Imprenditoria spesso che sfocia inminacce o vere e proprie aggressioni verbali e fisiche; è unmestiere duro a quanto pare fare il parcheggiatore a San Leone.

Ulteriore problema, manon meno importante dal punto di vista legale e sociale, è anchelo spaccio di sostanze stupefacenti che bande di extracomunitarinordafricani sono soliti praticare, nei luoghi affollati di giovani,solitamente al piazzale Aster: ma dopo che il comune di Agrigento hainstallato delle telecamere, lo spaccio di sostanze stupefacenti si èsposato di una decina di metri.

Altri reati invece sonolegati allo sfruttamento della prostituzione, ricordiamo ad esempiol'omicidio della prostituta colombiana Arrojo, non solo presente nelcentro storico ma anche in via Callicratide, via Acrone, la zona delcampo sportivo, i mini appartamenti di San Leone, così come contradaSerraferlicchio, a ridosso della motorizzazione: qui più che direati si parla di problema sociale, extracomunitarie sfruttate dallamalavita organizzata.

I reati, dunque,consumati all'ombra del Tempio della Concordia sono svariati eparecchi; consumati a pochi metri, solo pochi metri, dall'abitazioneal mare del Ministro degli Interni, vittima anch'egli di un curiosoquanto eclatante furto, quando pochi giorni fa parcheggiata la suabici al Porticciolo Turistico per un giro in barca, un giovanotto haavuto la felice e brillante idea di razziare la bici dell' On.Alfano. Irrimediabile la brutta figura per la città; ma, dopo lagoccia che ha fatto traboccare il vaso i cori di indignazione si sonosollevati incessabilmente e se la criminalità si è spinta fino arubare la bici del ministro, è perchè si sa che in questa città sipuò fare, tanto di controlli non ne esistono nemmeno a pagarli apeso d'oro.

Nel frattempo in seratala Delegazione Mareamico Agrigento, diventata un'eccellenza adAgrigento perchè l'unica Associazione ambientalista che ha preso ledifese dei cittadini e dell'Ambiente del lungomare, ha anticipato lanotizia che si sta organizzando una manifestazione a San Leoneaffinché si ripristini la legalità sul lungomare, anche alla lucedei recenti sequestri effettuati dalla procura di Agrigento.