Avolte, i climatologi si riferiscono al fenomeno indicato come"tracollo, o collasso, climatico" come al modo di misurare ilmomento in cui il cambiamento del clima avrà definitivamente mutatoil mondo in cui viviamo. E' quello il momento in cui le temperaturemedie, riferite ad una specifica località oppure al mondo intero,avranno subito un tale impatto dai cambiamenti in corso che le vecchiecondizioni climatiche saranno definitivamente superate per nontornare mai più. E' una specie di punto di non ritorno. E un belnumero di città sono destinate a raggiungerlo in pochissimo tempo.

Unacittà raggiunge il suo punto di collasso climatico quando si calcolache la temperatura media del suo anno più freddo, da quel momento inpoi, sarà più calda della temperatura media del suo anno più caldonel periodo fra il 1860 e il 2005. Assumiamo, per esempio, che ilpunto di trapasso climatico per Washington D.C., sia il 2047, comeeffettivamente è stato stimato. Dopo il 2047, l'anno più freddo chesi verificherà in Washington sarà più caldo di ogni qualsiasi annoprima del 2005. In altre parole, ogni singolo anno dopo il 2047 saràpiù caldo degli anni più caldi registrati in Washington fra il 1860e il 2005. E' il momento in cui a Washington si saranno lasciati per sempre allespalle gli anni cosiddetti "normali".

Il voluminoso studio effettuato dalla rivistaNature prevede che la Terra, nel suo complesso, avrà superato ilpunto di non ritorno nel 2047. Lo studio fornisce inoltre leproiezioni specifiche dell'anno di tracollo climatico per un grannumero di città.

Nella mappa, le città segnate con un punto rossosono quelle in cui il trapasso avverrà in tempi veramente moltovicini. Alcune di queste città sono fra le più vulnerabili agli effettidel cambiamento climatico. Lagos, la città più popolosa d'Africacon 21 milioni di abitanti, è già colpita dainondazioni ed ha solo 16 anni prima di superare il suo punto dicollasso climatico. Altrettanto vulnerabili sono alcune città deiCaraibi, ad esempio Kingston in Giamaica, che raggiungerà il suolimite addirittura nel 2023.

Le città segnate con un rosso meno marcato hannoun po' più di tempo ma rappresentano alcuni dei casi piùpreoccupanti, perché includono le megalopoli di Cina ed India, pernon parlare dei maggiori centri urbani del Medio Oriente. Insicurezzaalimentare e siccità sono temi critici in molte di queste aree.Il fatto che queste città passino il punto di collasso entro cosìpoco tempo è un richiamo allarmante di quanto rapidamente essesubiranno gli effetti del cambiamento climatico.

Le città temperate dell'Europa e degli StatiUniti sembrano stare un po' meglio, ma stiamo parlando di unadifferenza di forse 20 anni che separa le capitali occidentali daKingston o Lagos. In prospettiva, 20 anni non è che facciano moltadifferenza.

Lo studio indica il 2047 per Washington e New York –solo 34 anni da adesso. Anche le città in posizione migliore, comeMosca e Oslo, hanno solo 50 anni prima di raggiungere il limite. Oggipuò sembrare un tempo molto lungo, ma in termini storici non lo è.

La buona notizia è che, mentre è troppo tardiper fermare il mondo o qualsiasi delle città dall'arrivare al puntodi collasso climatico, possiamo comunque rallentare il processo, e inquesto modo mitigare notevolmente gli effetti del cambio di clima.Una seconda mappa pubblicata da Nature mostra le proiezioni nel casoin cui il mondo riesca a ridurre in maniera sostanziale le emissionidi anidride carbonica.

In questo caso ipotetico, la media mondiale passail punto di non ritorno nel 2069 e Washington nel 2071.

Ciònonostante, a riprova di quanto sia profondo il cambiamento di climain corso, Kingston sarà comunque colpita nel 2028 – una proroga disolo 5 anni.

E l'Italia? Roma arriverà al collasso climaticonel 2044, un po' prima della media mondiale, o al massimo, se siriesce a ridurre e contrastare gli effetti dell'anidride carbonica,nel 2067.