Pinuccio, senza occhio e pure zoppo ma continua a difendere nonostante tutto chi sta a Palazzo.
È la parafrasi di un passaggio del nuovo video-denuncia che l'associazione ambientalista Legamjonici, con il prezioso lavoro del gruppo musicale Anonimafolk, ha lanciato sul web per raccontare il dramma della città di Taranto che si racchiude nel dualismo tra lavoro e salute.
Pinuccio, protagonista del video musicale animato, è uno dei tanti operai del siderurgico tarantino, Ilva. Pinuccio è uno di quelli che si ritiene graziato dalla sorte per avere il tanto agoniato posto fisso.
Ma si fa presto a dire che Pinuccio è stato aiutato dalla sorte. Il povero operaio ha già perso un occhio e, in pochi anni del suo lavoro, ha perso anche la funzionalità di una gamba. Pinuccio difende a denti stretti quel lavoro tanto da subire senza proferir parola i cambi d'umore e le imposizioni dei suoi capi.
Un video, quello dell'Anonimafolk, che se guardato tenendo conto del suo messaggio sociale è davvero terribile. Un Pinuccio che viene letteralmente affettato ogni qual volta rinuncia ad un suo diritto: salute, dignità, professionalità, crescita professionale. Nonostante questo l'operaio subisce ed incassa come un pugile. Anzi, nel momento in cui potrebbe ribellarsi decide di voltare le spalle a se stesso e schierarsi dalla parte di coloro che stanno a Palazzo.
Ma Pinuccio ha brevi momenti di lucidità, sa che la sua vita è appesa ad un sottilissimo filo: "Mamma mia non ci voglio andare più in fabbrica a lavorare. Tira e tira la corda si spezza e se muoio sai che amarezza". Questo è il ritornello introspettivo di Pinuccio.
Di Pinuccio Taranto ne è piana. Pinuccio è quel papà che va a fare il turno di notte nella grande fabbrica sperando che il mattino seguente possa incrociare di nuovo gli occhi della moglie.
Pinuccio è quel papà che ha da pagare il mutuo e "mantenere" la figlia all'università. Pinuccio è quel ragazzo che sogna di avere una casa tutta sua ed una famiglia. Pinuccio però è anche quel manifesto funebre che spesso i nostri occhi hanno visto nella città: "operaio Ilva". Per troppi anni i sindacati, i politici, il mondo dell'informazione non hanno voluto vedere nella sua totalità la fabbrica.
Quella fabbrica, definita dalla perizia del Tribunale di Taranto, causa di "malattia e morte".
Ma il messaggio di speranza per i tarantini è dato nella parte finale del videoclip. La fabbrica si anima e corre contro la città per darle il colpo di grazia. Però la fabbrica non immagina che sulla strada incontrerà taranti cittadini pronti a combattere per Taranto e la sua "liberazione". Sono quei cittadini che grazie alla pressione costante delle associazioni ambientaliste hanno preso coscienza della reale situazione nascosta da tutti.
Pinuccio in questi giorni però è davvero molto provato. La sua fabbrica rischia il crack finanziato. Pinuccio per la fabbrica ed il suo posto fisso ha dato tutto. Ma tutto è in bilico.
Chi avrebbe dovuto tutelare la vita ed il posto fisso di Pinuccio? Potete trovare il video su YouTube.