L'ultimo attacco ha riguardato due appassionati di atletica leggera che sono stati colpiti durante l'allenamento presso il loro club: il più sfortunato è finito al pronto soccorso dove gli sono stati applicati 6 punti di sutura alla testa. Dato l'incidente, il club ha sospeso tutte le attività all'esterno fino a nuovo avviso; il socio del club non è comunque stata la prima vittima che ha avuto bisogno di cure mediche. La portavoce della cittadinanza Liselotte de Bruijn dichiara "durante il giorno non c'è nessun problema, ma di notte usciamo fuori solo armati di ombrelli, caschi e elmetti, dobbiamo proteggere noi stessi.
È praticamente impossibile sentire quando l'animale è in avvicinamento. Ci auguriamo che le autorità intervengano al più presto per catturare quest'uccello".
Dal sito del comune le autorità annunciano la volontà di catturare il gufo, che ha dimostrato di essere un notevole pericolo per la popolazione; d'altro canto il gufo reale europeo è una specie protetta e quindi bisogna avere un permesso speciale per intraprendere qualsiasi azione. Le procedure burocratiche non sono immediate e quindi nel frattempo è stato emanato un avviso che consiglia di portare con sé un ombrello a chi volesse transitare nelle ore notturne in un area segnalata come il territorio del gufo.
Di seguito le parole di Gejo Wassink, membro della fondazione per la protezione dei gufi: "l'ipotesi più probabile è quella di un gufo comprato per essere tenuto in cattività e poi fuggito o rilasciato dai proprietari stufi.
In tal caso il rapace potrebbe aver associato gli esseri umani al cibo. Potrebbe anche essere un comportamento derivato dalla difesa del territorio o da un livello ormonale elevato e precoce rispetto alla stagione degli accoppiamenti". Dalle descrizioni l'animale sembra essere una femmina, che di solito è più grande del maschio. Il gufo reale europeo è uno dei più grandi della sua specie con un'apertura alare da 1,60 fino a 2 metri ed un'altezza che varia negli adulti dai 65 agli 80 centimetri.