Gutai, insieme ad un suo amico e compagno di studi al liceo,Milan Berenyi, dopo anni di ricerca e sviluppo ha infatti costruito unprototipo di “casa d’acqua” nella sua città natale (Kecskemet, non molti chilometria sud di Budapest).
La casa è stata costruita con un finanziamento della UE, emette in mostra i concetti di "ingegneria liquida" su cui Gutai lavoraormai da anni.
Come funziona?
La casa è formata in gran parte da pannelli, alcuni diacciaio ed alcuni di vetro, che costituiscono la struttura della casa. Unospecchio d'acqua è intrappolato tra gli strati interni dei vari pannelli, alloscopo di regolare la temperatura all’interno dell'edificio.
La casa è in grado di auto riscaldarsi e quando il caloreprodotto è in eccesso, il caldo residuo viene trasformato in energia che,stipata in appositi accumulatori contenuti nelle fondamenta dell'edificio, serviràpoi per riscaldare l’acqua nelle pareti quando la temperatura scende,mantenendo quindi la temperatura sempre ottimale.
Una soluzione molto pulita e sostenibile
Quello creato da Gutai è un sistema molto efficiente esostenibile: la casa è in grado di produrre senza emissioni l’energia di cui habisogno, in modo da essere più indipendente dei fornitori di energia.
L'idea Gutai l’ha avuta mentre studiava architetturasostenibile presso l'Università di Tokyo, nel 2003, durante una visita aitipici bagni caldi all'aperto giapponesi.
Nonostante la neve posata al suolofuori dalla piscina, Gutai rimase sorpreso dalla temperatura piacevolmente tiepidaal suo interno. Da lì capì l'importanza della temperatura superficialedell'acqua ed ha cominciato a studiare il suo potenziale utilizzo inarchitettura.
Problemi e soluzioni
Ovviamente pensando a questo tipo di sistema sorgono unsacco di domande importanti, tipo “cosa succede se è così freddo fuori chel'acqua si ghiaccia?” oppure “cosa succede se si rompe un pannello?
Ci troviamola casa allagata?"
Naturalmente Gutai ha pensato a queste evenienze e spiegache l'acqua viene miscelata con solventi naturali, che non causanoinquinamento, capaci di abbassare notevolmente la temperatura di congelamento. Ciòsignifica, in pratica, che anche se si rompe il sistema di riscaldamentoelettronico dell’acqua, essa non congela, non provocando quindi alcun danno alsistema se non quello di restare al freddo (come capiterebbe per qualsiasicaldaia nostrana, NdR).
I pannelli, invece, sono progettati con dei segmenti dicongiunzione speciali che permettono, in caso di rottura di uno dei pannelliche il sistema venga sigillato automaticamente dai rimanenti pannelli.
Conclusioni
Costruire case in questo modo è moderatamente più costosorispetto ai modelli tradizionali, ma questo prototipo ha lo scopo di tagliareil nostro fabbisogno energetico e Gutai sta lavorando con le fabbriche e leaziende di tutta Europa su progetti che possano utilizzare questa tecnologia perrendere l'acqua il materiale da costruzione di un futuro più verde.