Dalle altissime torri colorate alle sfide tra macchinine, passando per astronavi intergalattiche. Chi di noi non si è divertito almeno una volta a costruire qualcosa con gli storici mattoncini della Lego? Gli stessi mattoncini per costruzioni, che ormai da mezzo secolo accompagnano i momenti di gioco di bambini e adulti, stanno per cambiare look. Il colosso danese, infatti, ha stanziato 150 milioni di dollari e reclutato 100 specialisti che avranno il compito di individuare una valida alternativa ecosostenibile alla plastica, materiale derivato dal petrolio con il quale i noti mattoncini sono creati.

ABS, l'attuale materiale - Fin dal 1963, i mattoncini per costruzioni della Lego vengono realizzati in ABS, acrilonitrile-butadiene-stirene; materiale scelto perché economico, leggero, duraturo, capace di mantenere il colore anche a distanza di anni. L'obiettivo della compagnia, come conferma Tim Guy Brooks, direttore della sostenibilità ambientale della Lego, è quello di trovare un materiale organico che possa sostituire quello di derivazione petrolifera.

La nuova ricerca - Le ricerche portate avanti fino a questo momento si sono rivelate poco fruttuose. I materiali alternativi di origine vegetale, presenti oggi sul mercato, non soddisfano gli standard dell'azienda. Adesso si punta su materiali di scarto, come i rifiuti agricoli, che al pari della plastica siano in grado di riprodurre il caratteristico suono dei mattoncini, risultino resistenti, capaci di assorbire e mantenere i colori ma soprattutto siano ecofriendly.

La nuova ricerca avrà una durata di 15 anni. I primi pezzi, infatti, dovrebbero arrivare nel 2030.

Gli effetti sull'Ambiente - Il cambiamento sostenibile della compagnia danese avrebbe ripercussioni di enorme portata. Solo nel 2014, per realizzare circa 66 miliardi di mattoncini, la Lego ha impiegato ben 77 mila tonnellate cubiche di petrolio.

Molte grandi compagnie hanno cominciato a studiare materiali alternativi ai derivati petrolchimici circa 15 anni fa, quando i prezzi del petrolio subirono un sostanziale aumento. Oggi i prezzi del greggio sono scesi, ma la Lego ha deciso di non tirarsi indietro per non deludere le aspettative di quella fascia crescente di consumatori sempre più attenta alla sostenibilità ambientale.

Secondo un'indagine condotta da Nielsen, azienda leader nel campo delle informazioni e delle misurazioni di marketing, il 55% degli utenti infatti è disposto a pagare di più per un prodotto ecosostenibile.