Porti, strade e ferrovie lungo le coste, rischiano di essere sommersi. La formazione di enormi canyon, nella profondità del mare, è molto pericolosa. Ad affermarlo uno studio di ricercarealizzato presso l'Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs). I dati, in particolare, hanno individuato un reale ed evidente pericolo sulle coste italiane.

La ricerca lungo la costa italiana

La presenza di canyon lungo le coste italiane è stata individuata da un recente ricerca nota come Progetto Magic, che si occupa di studiare quali sono i pericoli che legano il mare alla terra, prevenendo eccessivi, quanto evitabili, pericoli.

Per esempio, una delle maggiori cause che provoca eventi drammaticamente catastrofici è l’arrivo dei fenomeni atmosferici. Questi provocano violente correnti sottomarine che procurano l’inghiottimento dei fondali. In questo modo, raggiungono più rapidamente la costa.

La ricercatrice Silvia Ceramicolasostieneche in Calabria si sta verificando un caso unico al mondo. Qui, infatti, il fondale marino starebbe abbassandosi, mentre contemporaneamente quello emerso si sta sollevando. “Si sospetta che sulla costa calabrese, i canyon si stiano sviluppando rapidamente”, afferma la geologa. Infatti, il fattore di più alto rischio è dato proprio dalla presenza di canyon in prossimità della costa. La ricercatrice, inoltre, suggerisce di intervenire eseguendo controlli più frequenti rispetto a quelli che oggi si eseguono, in modo tale da prevenire eventuali danni alle infrastrutture.

Secondo una recente statistica, i canyon sommersi nel mondo sono circa 800; mentre quelli del Mediterraneo sono"solamente"100. Per fare un esempio, quello in California è il più noto. Costituito da una voragine di 153 chilometri, si estende fino a3.600 metri di profondità. In Italia, invece, vi sono il Canyon di Cuma, presente ad Ischia, ed il Canyon di Castelsardo, nel Golfo dell’Asinara.Se vuoirimanere aggiornato su questo ed altri argomenti, clicca sul tastoSeguivicino al nome ad inizio articolo.