In un periodo come questo, nel quale sempre più spesso si è attenti a ciò che si mangia, è d'obbligo tenere d'occhio anche la famosa classifica Rompiscatole redatta da Greenpeace, la quale permette ai consumatori di tonno di saperne di più riguardo il contenuto delle scatolette che si acquistano al supermercato. Giunta alla sua quarta edizione, questa particolare classifica tiene conto di moltissimi fattori, quali ad esempio il tipo di pesca che ciascuna azienda utilizza per catturare i tonni dei mari e degli oceani. Fra le aziende più virtuose, infatti, c'è Asdomar, che molti conosceranno sicuramente per il colore blu della sua etichetta: ebbene, si tratta dell'azienda più virtuosa del 2015 riguardo le scatolette di tonno, poiché pratica una pesca ecosostenibile e non va a decimare la popolazione di questi pesci evitando di catturare gli esemplari più giovani.

La più blasonata Riomare, invece, si trova a metà classifica assieme a Nostromo, mentre fra le aziende che non hanno ottenuto il consenso dell'associazione ambientalista ci sono Mareaperto, Lidl ed Auchan.

In base a che cosa acquistare le scatolette di tonno al supermercato

Partiamo dal presupposto che spesso, sulle etichette delle confezioni che acquistiamo al supermercato non c'è scritto proprio tutto e che, anzi, non ci siano gli elementi più importanti per determinare se un'azienda ha pescato il tonno nel modo giusto oppure se ha contribuito a distruggere l'ecosistema. Fra i criteri utilizzati da Greenpeace per determinare le aziende più virtuose c'è sicuramente il metodo di pesca: si preferisce, infatti, quella sostenibile come ad esempio "a canna", che consiste nell'utilizzo di piccoli pescherecci locali che limitano al minimo le catture accidentali (quali tartarughe ed altri animali).

Sull'etichetta, infatti, oltre a dover esserci il nome scientifico del pesce che c'è all'interno, sarebbe bene che l'azienda mettesse quale tipo di pesca ha utilizzato per portare sulla nostra tavola uno dei pesci più buoni del mondo.