Sono stati alcuni studiosi dell'Institute for Nuclear Research a dare la notizia: in aggiunta alle quattro forze fondamentali che ci sono in natura (elettromagnetica, gravitazionale, nucleare forte e debole) ecco che potrebbe essercene una quintaa sconvolgere, forseper sempre, i testi di fisica tradizionale che abbiamo studiato alle scuole superiori.
Durante un esperimento che faceva capo ad Attila Krasznahorkay, ungruppo di scienziati ungheresi avrebbe registrato una vera e propria anomalia nel cosiddetto decadimento radioattivo di un isotopo del berillio, elemento utilizzato principalmente come agente rafforzante nelle leghe (con il rame, ad esempio) e considerato carcinogeno per gli esseri umani.
Generalmente questo metallo viene sfruttato nella costruzione di aerei supersonici ed altri veicoli aerospaziali per la sua resistenza e la sua alta conducibilità elettrica. Viene altresì usato nelle radiografie a raggi X per filtrare la luce e nella fabbricazione di altoparlanti musicali.
La scoperta di una quinta forza della natura
Quello che gli scienziati hanno notato nel lavoro di Krasznahorkay è che ci sono tutti i presupposti per dimostrare l'esistenza di una quinta forza oltre alle quattro già note in natura. Tale forza potrebbe servire, forse, a spiegare la materia oscura di cui è composto l'80% dell'universo, ma per il momento serviranno nuovi studi per avere la certezza che l'instabilità di questo isotopo abbia effettivamente creato una quinta forza della natura.
In pratica l'equipe ungherese ha fatto scontrare fasci di protoni con un bersaglio di litio 7 creando nuclei di berillio fortemente instabili che hanno emesso coppie di elettroni e positroni: si tratterebbe della prova che una parte dei nuclei di berillio sfrutti la propria energia in eccesso per creare una nuova particelladi una forza a corto raggio che interagisce attivamente con elettroni e neutroni.
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