Un'ecosistema molto fragile quello dell'Artico che rischia di scomparire causando gravi problemi alla regolazione del clima a livello mondiale. Il tetto del mondo si sta sciogliendo. Gli scienziati che tengono sotto controllo la situazione ritengono che entro il 2020 l'Artico potrebbe definitivamente svanire.

I cambiamenti climatici accelerano il processo di scioglimento del ghiaccio e le compagnie petrolifere non perdono l'occasione per sfruttare le risorse del sottosuolo del Polo Nord, estraendo combustibili fossili. Questo aumenta il pericolo di una vera e propria catastrofe, in quanto la bassissima temperatura, lo spazio limitato per la trivellazione, l'inesistenza di infrastrutture e le difficoltà di accesso, impedirebbero di attuare le manovre di soccorso in caso di perdita di petrolio.

Una catastrofe annunciata

Greenpeace lavora per bloccare i cambiamenti climatici e e per cercare di evitare quella che sembra essere una catastrofe annunciata. Il riscaldamento del pianeta sembra essere accentuato al Polo Nord, spessore ed estensione dei ghiacci diminuiscono in maniera esponenziale, ma la causa non è solo il clima. A causare il dissolvimento del ghiaccio che regola l'ecosistema marino dell'Artico e consente da vita alle popolazioni oltre che agli animali che da sempre abitano questo luogo tanto affascinante importante, è anche l'inquinamento dell'aria, dell'acqua, la pesca a livello industriale, il buco nell'ozono, l'estrazione del petrolio con conseguente alterazione dell'Ambiente.

Popolazioni e fauna dell'Artico

Le popolazioni che abitano l'Artico si trovano in forte difficoltà a causa della diminuzione dei ghiacci e quindi anche degli animali che costituiscono la loro fonte di cibo. Inoltre le comunità che vivono sulla zona costiera sono costrette a migrare per le continue erosioni del suolo e per il livello dell'acqua che è in continuo aumento, le tempeste sempre più frequenti si abbattono violentemente sulla costa provocando onde sempre più imponenti e pericolose.Alcune delle specie animali che abitano l'Artico sono in via d'estinzione.

Gli orsi polari dipendono totalmente dal ghiaccio per vivere, sia per cacciare le foche che rappresentano la loro principale fonte di nutrimento che per crescere i cuccioli. Foche, balene, trichechi sono altre specie che dipendono dai ghiacci.

Artico e Clima

Il soprannome dell'Artico è: "Frigorifero del mondo", questo perché ha un ruolo insostituibile nella regolazione del clima del globo terrestre.

La diminuzione dell'estensione dei ghiacci aumenta l'area di oceano esposto alla luce solare che viene assorbita contribuendo ad aumentare il riscaldamento globale, di conseguenza si accelera il processo di scioglimento dei ghiacci, un circolo vizioso catastrofico.Lo stesso vale per il permafrost, la parte di suolo ghiacciato delle regioni artiche, che sciogliendosi rilascia metano, gas che si ritiene essere responsabile dell'effetto serra. Il suo rilascio nell'ambiente amplifica il Riscaldamento globale aumentando, i danni già notevoli, all'ecosistema.

Ludovico Einaudi: dobbiamo proteggere l'Artico

Ludovico Einaudi, ha affascinato il mondo eseguendo il brano inedito "Elegy for the artic", galleggiando su una piattaforma al largo del ghiacciaio Wahlenbergbreen, in Norvegia.

Il motivo di questa scelta è denunciare la situazione drastica dell'Artico. "L’artico non è deserto, è brulicante di vita. Ho visto personalmente la purezza e la fragilità di questo luogo meraviglioso. Il brano che ho eseguito è dedicato alla bellezza dell’Artico e ai pericoli che rischia a causa del riscaldamento globale. È necessario agire subito o sarà troppo tardi".